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Garlasco, presentato ricorso contro il sequestro del computer dell'ex pm Venditti
12-10-2025, 20:47
“L'equazione Venditti corrotto uguale assassino innocente e nuovo indagato colpevole è fantascienza, è surreale, è un'eresia giuridica, è una blasfemia questa equazione qui. Dobbiamo ritornare a considerare le regole del processo e dell'indagine penale”. Lo sostiene l'avvocato Domenico Aiello, difensore dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti indagato per corruzione in atti giudiziari perché nel 2017 avrebbe favorito, per una cifra tra i 20 mila e i 30 mila euro, l'archiviazione del procedimento per Andrea Sempio, oggi ancora indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Il legale ricorda che “quel 'pizzino' non è stato trascritto nel decreto come dovuto: c'è un titolo, un secondo rigo e c'è il terzo rigo che scompare. C'è un assoluto deserto indiziario, si cerca di andare a prendere una prova” con una perquisizione. Venditti aveva già scritto le password di cellulare e pc “per consegnarli alla fine del sequestro, ma di fronte alla risposta “non abbiamo i criteri di estrazione dei dati, non abbiamo le parole, intanto diamo uno sguardo generale”, io mi sono opposto. Questo non è possibile in Italia e dimostra che si è iscritto qualcuno nel registro senza avere evidenze, indizi o prove certe. Si è iscritto un magistrato sperando in un'acquisizione magmatica onnicomprensiva della sua vita”. L'ex procuratore aggiunto Mario martedì 14 ottobre comparirà davanti al Tribunale del Riesame di Brescia. L'avvocato difensore ha presentato ricorso contro il decreto di sequestro disposto lo scorso 26 settembre. Tra le motivazioni difensive “l'assenza dei gravi indizi” necessari per contestare in questo caso la corruzione, e “l'inesistenza dei motivi di urgenza per procedere a una perquisizione”. Nell'atto difensivo si fa riferimento “all'assenza di criteri o ragioni per ritenere presente una prova di un reato negli apparati informatici di Venditti”, ossia nel cellulare, tra i documenti e nel computer oggetto della perquisizione e del successivo sequestro. Per la difesa, il decreto firmato dal procuratore di Brescia Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola è “un'attività esplorativa e arbitraria con cui si vuole violare la dimora e la privacy di un privato cittadino”. La decisione del Riesame su Venditti è attesa entro entro il 18 ottobre. Aiello non nasconde che si tratta di un momento “complesso” per l'ex magistrato Venditti, indagato anche per la vicenda “Clean”. “Il mio assistito ha visto un'aggressione ingiustificata a un patrimonio di valori e di onestà costruiti in una vita. La sua immagine è compromessa, hanno distrutto un uomo perché si è trovata in un'eretica equazione (Venditti corrotto uguale assassino innocente e nuovo indagato colpevole, ndr). Chi potrà mai restituirgli l'onorabilità distrutta senza ragione?”, sottolinea Aiello.
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