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Garlasco, scintille Nuzzi-Garofano: cosa ha detto Lovati sui soldi in contanti
Oggi 11-10-25, 10:55
Puntata incandescente quella di venerdì 10 ottobre a Quarto Grado, il programma condotto dal giornalista Gianluigi Nuzzi su Rete 4. Tra gli ospiti del programma c'era l'avvocato Massimo Lovati, uno dei legali di Andrea Sempio, finito al centro di molte polemiche per un'intervista rilasciata a Fabrizio Corona. “Mai parlato di soldi in nero” Nel corso del suo intervento, Lovati ha chiarito la questione relativa ai pagamenti sospetti, o presunti tali, da parte dei genitori di Andrea Sempio per l'assistenza legale fornita nel 2017, quando il ragazzo venne indagato per la prima volta in relazione all'omicidio di Chiara Poggi. “Non ho mai parlato di soldi i nero, ma di pagamenti in contanti. Sono due cose diverse - ha puntualizzato il professionista 73enne - E poi non sono in dovere di dimostrare niente riguardo alle mie parcelle”. A quel punto Nuzzi ha chiesto all'intervistato come utilizzasse i contanti, dal momento che, durante la partecipazione al podcast di Fabrizio Corona, Lovati aveva parlato di una “passione per i cavalli”. “Io sono sempre stato appassionato di ippica, ma non ho mai perso grosse somme. - ha raccontato - E comunque i contanti servono per tante cose, come fare la spesa. È vietato usarli?”. E ancora ha detto il legale rivolgendosi al giornalista: “Lei come paga il lattaio o il panettiere? Io in contanti”. Il botta e risposta con Garofano Il dibattito si è acceso quando il conduttore ha chiamato in causa l'ex comandante dei Ris di Parma Luciano Garofano, ospite fisso del programma, che di recente ha rinunciato all'incarico di consulente della difesa di Andrea Sempio. “A me piace parlare con chiarezza - è stata la premessa iniziale di Nuzzi - Lei, dottor Garofano, si è defilato quando è saltata fuori questa storia dei soldi. Io penso questo”. Immediata la replica dell'interlocutore: “Non consento che si facciano insinuazioni di questo tipo. - ha tuonato Garofano - Ho lasciato l'incarico perché non condividevo alcune scelte tecniche da parte della difesa. Tutto qui”. “Però lei ha parlato di ‘imbarazzo'”, ha precisato il giornalista. “Mi riferivo a un imbarazzo tecnico. Ripeto: non ero d'accordo con alcune scelte tecniche”, ha ribattuto l'ex comandante dei Ris. Subito dopo è intervenuto l'avvocato Lovati, il quale ha precisato che non c'è stato alcuno screzio con l'ex consulente, men che meno per la questione dei soldi. Nuzzi dal canto suo è rimasto della sua idea rivendicando il diritto, sacrosanto, di argomentare la propria opinione.
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