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Garlasco, su "Ignoto 3" scoppia l'ennesima guerra tra avvocati e periti
Oggi 17-07-25, 09:42
La guerra tra consulenti si è scatenata anche sul Dna Ignoto 3 trovato nella bocca di Chiara Poggi. Con la Procura di Pavia e la difesa di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per il delitto di Garlasco, convinti dell'importanza di quella traccia, che potrebbe essere stata trasferita dall'assassino poco prima dell'omicidio, dato che il materiale biologico si degrada in pochi minuti per l'effetto della deglutizione. Il codice genetico "Y947", insomma, potrebbe essere del complice di Andrea Sempio, l'unico indagato per l'omicidio in concorso avvenuto il 13 agosto 2007. Solo una contaminazione e nulla più, per i consulenti di Sempio e per quelli della famiglia Poggi, saldi nel ritenere che il tampone orofaringeo dal quale la genetista Denise Albani (il perito incaricato dal giudice ad eseguire l'incidente probatorio che ha estratto il Dna di Ignoto 3) sia stato contaminato durante l'autopsia effettuata tre giorni dopo il delitto dal medico legale Marco Ballardini. Una contaminazione che sarebbe resa evidente dal fatto che, in quella garza, sono stati trovati altri quattro profili, due illeggibili e altri due misti, in quanto presentano anche il materiale biologico del tecnico che assistette il medico legale, Ernesto Gabriele Ferrari. Un'ipotesi, quella dell'inquinamento, considerata però remota da chi indaga, perché quell'Ignoto 3 è un profilo "robusto", a differenza degli altri presenti in quantitativo infinitesimale, ed è praticamente completo: composto da un nucleare che ha tutte le regioni e da un aplotipo Y con 22 marcatori su 24, al punto che la comparazione ha già escluso che appartenga a Stasi, a Sempio, all'Ignoto 2 trovato sulle unghie di Chiara insieme a quello attribuito all'indagato, nonché ad altri profili di persone che frequentavano la casa, periti e carabinieri che all'epoca entrarono in contatto con il cadavere. Ora Ignoto 3 verrà confrontato con una trentina di soggetti maschili, per escludere l'eventuale contaminazione e passare dunque al nuovo step investigativo, quello della ricerca di uno degli altri assassini che, secondo gli inquirenti, avrebbero agito sulla scena del crimine, con ruoli e responsabilità diverse. E dalla comitiva di Marco Poggi e Sempio, gli inquirenti si sono ora spostati a ricostruire le altre frequentazioni dell'indagato: dall'amico suicida Michele Bertani, il cui Dna potrà essere estrapolato da quello dei genitori dato che il suo corpo è stato cremato, ai compagni dell'Ipsia Calvi di Sannazzaro de' Burgondi, dove Sempio proprio quell'anno si è diplomato.
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