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"Ghilardi appeso". Minacce di morte nel milanese al sindaco della Lega
Ieri 22-07-25, 16:47
Scritte intimidatorie e minacce di morte, firmate dai soliti compagni. A finire nel mirino dei facinorosi è stato Giacomo Ghilardi, sindaco di Cinisello Balsamo. «Ghilardi appeso», è quanto si legge nei pressi del Palazzo Comunale della cittadina dell'hinterland milanese. Un risveglio amaro, quello del primo cittadino, che dirigendosi a lavoro si è scontrato con l'odio dilagante a trazione rossa. Si tratta dell'ennesimo atto per mano dei facinorosi contro un esponente Lega. Un ulteriore segnale d'allarme, che riflette la portata del clima d'odio che si respira. Insomma, per qualcuno Ghilardi seppur eletto democraticamente meriterebbe di ritrovarsi a testa in giù. Il motivo? Parla di sicurezza e si batte per la legalità, è di destra. A denunciare le minacce di morte ricevute è stato il sindaco stesso: «Non è la prima volta, ma ogni volta è inaccettabile. Vogliono colpire chi, come me, rappresenta un'amministrazione che ha scelto di stare dalla parte della legalità». «Solo ieri – ha aggiunto - ero con il Sottosegretario a parlare di sicurezza. Siamo andati sul campo, e ci siamo accordati per un rafforzamento dei controlli. E da sempre contrastiamo lo spaccio, l'immigrazione clandestina, l'illegalità diffusa. Forse è questo che disturba chi agisce nell'ombra della notte?». Sempre nella notte, in un muro adiacente, sono comparse scritte contro le forze dell'ordine. «Se la m***a fosse oro, sai la Digos che tesoro», si legge. E da Ghilardi è arrivato un messaggio di vicinanza: «La mia solidarietà va, come sempre, alle forze dell'ordine. Con loro lavoriamo ogni giorno, con rispetto, fiducia e una sinergia che rappresenta un presidio vero di legalità per la nostra città. Insieme a me sono finite nel mirino di un clima di odio alimentato da certe frange che amano le minacce. È solo di qualche settimana fa l'imbrattamento da me denunciato in piazza Gramsci, con simboli delle brigate rosse». Ad ogni modo, ha chiarito il primo cittadino, «non ci fermeranno. Continuerò, con determinazione e responsabilità, a difendere la nostra città per portare legalità, giustizia e regole. Lo devo ai cittadini, lo devo al mandato che mi è stato affidato». Sul caso è intervenuta anche Silvia Sardone, vicesegretario Lega, che ha sottolineato come «questi violenti non l'avranno vinta. All'amico Giacomo dico di andare avanti, come sempre, con lo stesso spirito, la stessa determinazione e lo stesso coraggio che lo caratterizzano».
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