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Giannini non si tiene, veleno su La Russa: "Si finisce laggiù..."
Ieri 11-05-25, 21:20
Il solito fuoco di fila contro il centrodestra. Nel salotto domenicale di Fabio Fazio sul Nove, Che tempo che fa, si parla tra l'altro dei referendum promossi dalla sinistra per abolire il Jobs Act (trea l'altro una creatura del Pd, ma tant'è) e accorciare i tempi della cittadinanza agli stranieri. Come noto il presidente del Senato Ignazio La Russa ha invitato a disertare le urne per evitare che la consultazione raggiunga il quorum. Una posizione legittima, espressa nel tempo anche da padri nobili della sinistra come Giorgio Napolitano. Ma stavolta l'appello è visto come un assalto alla Costituzione. "Fa paura la democrazia, questo è veramente il problema al quale oggi dobbiamo rispondere - afferma Massimo Giannini, firma di Repubblica - perché il referendum è il supremo simbolo della democrazia partecipata, dove davvero il tuo voto può cambiare materialmente le condizioni del Paese". Insomma, "se ci spingono e ci convincono a rinunciare all'esercizio del voto, che siano elezioni o che siano referendum, noi stiamo in qualche modo agevolando la progressiva liquidazione della democrazia", sentenzia il giornalista. Giannini continua: "Perché che un leader di partito, per ragioni politiche, possa dire come fece Craxi 'andate al mare invece di andare a votare', è legittimo. Ma non lo capisco più se lo dice la seconda carica dello Stato, esattamente una settimana dopo, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rinnovato il suo appello agli italiani a esercitare il diritto del voto", argomenta. Poi la stoccata finale, l'attacco più velenoso: "Qundo parla La Russa tu sai che andrai sempre a finire laggiù...", afferma tra i sorrisetti di Fazio.
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