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Groenlandia, Trump insiste: "La prenderemo al 100%, non tolgo nulla dal tavolo"
30-03-2025, 16:23
La Groenlandia per Donald Trump resta un chiodo fisso. Il presidente degli Stati Uniti, in un'intervista concessa all'emittente Nbc, ha ribadito la sua intenzione di annettere la grande isola che fa gola a tutti. "Otterremo la Groenlandia. Sì, al 100 per cento", ha detto l'attuale inquilino della Casa Bianca. "C'è una buona possibilità che potremmo farcela senza ricorrere alla forza militare, ma non tolgo nulla dal tavolo", ha aggiunto. Alla domanda su quale messaggio l'acquisizione della Groenlandia avrebbe trasmesso alla Russia e al resto del mondo, Trump ha risposto: "Non ci penso molto. Non mi interessa molto. La Groenlandia è un argomento molto diverso, molto diverso. È la pace internazionale. È la sicurezza e la forza internazionale. Ci sono navi che salpano dalla Groenlandia dalla Russia, dalla Cina e da molti altri posti. E non permetteremo che accadano cose che danneggino il mondo o gli Stati Uniti", ha aggiunto. Le dichiarazioni di Trump giungono dopo che venerdì scorso il suo vice, James David Vance, ha effettuato una visita sull'isola, durante la quale ha affermato: "Il nostro messaggio alla Danimarca è molto semplice: non avete fatto un buon lavoro nei confronti del popolo della Groenlandia". Alle esternazioni di Vance ha risposto ieri il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen, il quale ha criticato gli Stati Uniti per la loro mancanza di rispetto. In un videomessaggio, Rasmussen ha chiesto a Washington di porre fine ai messaggi ostili. "Siamo aperti alle critiche, ma non apprezziamo il tono con cui vengono espresse", ha dichiarato Rasmussen. Le relazioni tra Danimarca e Stati Uniti sono ai minimi da quando il presidente Donald Trump ha minacciato di acquisire la Groenlandia, territorio autonomo danese, ventilando persino l'uso della forza militare o economica. Durante la sua visita, Vance ha accusato la Danimarca di non garantire una difesa adeguata dell'Artico e ha affermato che i groenlandesi starebbero "meglio sotto l'ombrello di sicurezza degli Stati Uniti". Dichiarazioni che hanno suscitato la reazione di Rasmussen, il quale ha ribadito che "non è così che ci si rivolge agli alleati". Il ministro ha riconosciuto la necessità di una maggiore presenza militare in Groenlandia e si è detto disponibile a discuterne con Washington, sottolineando la storica cooperazione militare tra i due paesi nell'ambito della Nato. "Abbiamo tutti agito partendo dal presupposto che l'Artico fosse un'area a bassa tensione. Ma quel periodo è finito", ha concluso il capo della diplomazia danese.
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