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I Giovani Dem all'attacco di Fiano: “Sinistra per Israele non siamo noi”. Il Pd si spacca ed Elly resta in silenzio
Oggi 25-11-25, 12:31
«Mai in nostro nome: noi Gd non ci riconosciamo in Sinistra per Israele». Lo scrivono i Giovani democratici di Bergamo in un post su Instagram. «Riteniamo legittimo che Fiano esprima le proprie posizioni, ma rivendichiamo il diritto e il dovere di chiarire che non parla a nome nostro, né come sinistra, né come Gd e crediamo né come Partito democratico», si legge tra l'altro nel post. «Stasera saremo in piazza, non per silenziare qualcuno ma per ribadire che non ci riconosciamo nei messaggi di Sinistra per Israele. Noi siamo e saremo sempre in lotta contro l'oppressore per una Palestina libera, per una pace giusta, per il coinvolgimento di tutti i popoli in un processo di liberazione dall'apartheid», spiegano ancora i Gd di Bergamo. Insomma, un vero e proprio attacco all'ex deputato del Pd e leader di Sinistra per Israele. Una contestazione che arriva poco tempo dopo quella che ha dovuto subire all'università Ca' Foscari di Venezia quando un gruppo di ragazzi appartenenti ai collettivi di sinistra gli ha impedito di parlare costringendolo ad abbandonare un convegno. Quanto accaduto a Bergamo, però, fa ancora più male, visto che i contestatori provengono dalla sua stessa area politica. Anzi, esattamente dal suo stesso partito. A sua difesa, però, non si sono mossi i vertici del Nazareno. Alle 22 di ieri sera non era arrivato ancora neanche un messaggio di solidarietà da parte della segretaria Elly Schlein. Ad esprimergli vicinanza soltanto qualche esponente della minoranza del partito. I riformisti del Pd che, quasi in solitaria, negli ultimi mesi hanno preso le distanze dalle piazze ProPal e hanno provato a denunciare i crimini di Hamas. Tra i primi a parlare è Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo: «Solidarietà piena a Emanuele Fiano per l'attacco subito dai Giovani Democratici di Bergamo. Nel Partito democratico non c'è spazio per campagne d'odio o delegittimazioni personali: il confronto è legittimo, la violenza verbale no». Ad esprimere indignazione è anche la senatrice del Pd Simona Malpezzi: «Apprendo con sconcerto e amarezza della scelta compiuta dai Giovani Democratici di Bergamo. Una scelta che considero lontana dalla storia del Partito Democratico da sempre in prima linea per affermare valori chiari: il rifiuto di ogni estremismo, il rispetto del pluralismo e la condanna di qualunque forma di odio. È una storia che ci impegna ogni giorno e che non può essere stravolta da posizioni che non rappresentano la nostra comunità politica». La senatrice ricorda anche che «Sinistra per Israele si batte contro il governo Netanyahu, contro le sue scelte illiberali, contro una politica abominevole e rilanciando la soluzione di "due popoli e due Stati" come orizzonte di pace e giustizia. Andrebbe sostenuta, non ostracizzata- prosegue- E prendere di mira chi sostiene questa prospettiva di pazza, oltretutto legato alla nostra comunità da una storia importante, isolarlo e demonizzarlo significa allontanarsi dai valori che da sempre animano la nostra comunità». Come detto, non è la prima volta che Fiano è costretto a subire questi attacchi da sinistra. Nel caso della Ca' Foscari, la solidarietà maggiore l'ha ricevuta dalla ministra dell'Università Anna Maria Bernini che, a differenza di Elly Schlein, è tornata con Fiano all'università per permettergli di fargli tenere quel discorso che gli estremisti di sinistra erano riusciti in un primo momento ad impedire.
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