s
Tor Tre Treste, caccia al violentatore. L'assalto del branco alla coppietta e il nodo del Dna
Ieri 25-11-25, 21:58
Il profilo genetico rilevato sul corpo della giovane stuprata a Tor Tre Teste a Roma non combacia con quello dei tre ragazzi di origine nordafricana fermati poco dopo il fatto. Un elemento che, secondo gli investigatori, non esclude del tutto il loro coinvolgimento, almeno per la rapina visto che sull'autovettura dove si trovava la coppietta sono state repertate dalla polizia scientifica le impronte palmari dei tre. Continuano le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Roma, coordinata della Procura capitolina, che lavora per individuare gli altri componenti della 'banda delle coppiette'. Il provvedimento di fermo nei confronti dei tre indagati, accusati di rapina in concorso e violenza sessuale di gruppo, si è basato su due elementi principali: il riconoscimento fotografico da parte delle vittime e il successivo rintraccio dei giovani che erano soliti bivaccare la zona del parco dalla parte di via del Pergolato. Due sono stati individuati al Quarticciolo, mentre il terzo è stato bloccato a Verona. Le vittime avrebbero identificato tutti e tre gli arrestati come partecipanti al raid, e la ragazza avrebbe indicato uno di loro come il presunto responsabile dello stupro. Gli accertamenti di laboratorio, però, hanno restituito un dato parziale: se alcune tracce genetiche dei ragazzi risultano presenti all'interno dell'auto della coppietta, il Dna del liquido seminale prelevato sulla vittima non corrisponde a quello del giovane da lei indicato durante le prime dichiarazioni. Per questo motivo gli inquirenti ritengono che almeno altri due membri della banda siano ancora in fuga. La ragazza, soccorsa intorno alle 3.30 dello scorso 25 ottobre e trasportata al Policlinico Casilino, ha raccontato ai medici e alla polizia di essere stata minacciata da uno dei cinque aggressori e costretta ad allontanarsi dall'auto, fino a un punto isolato del parco, dove sarebbe stata stuprata. Il referto medico ha confermato il racconto della giovane. I tre fermati, interrogati subito dopo l'arresto, hanno respinto ogni responsabilità nella violenza, sostenendo che la violenza sarebbe stato compiuto da un quarto individuo, di origine tunisina. Intanto gli investigatori hanno sequestrato i telefoni dei sospettati e stanno vagliando ogni elemento utile per individuare gli altri componenti. Non si esclude che la gang possa aver messo a segno altre rapine violente nella stessa zona.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Resto del Carlino
Ricatto a luci rosse: sesso al telefonino, studente riminese adescato su Telegram
Il Tempo
Ieri, 22:04
"La Vanoni mi ha costretto a bere whisky". La confessione di Corona
Il Tempo
Ieri, 21:41
Ostia, chiesa imbrattata con le feci: "Anche sull'altare". Messa di riparazione
Il Tempo
Ieri, 21:38
Trump: Siamo molto vicini all'accordo di pace per l'Ucraina
Il Tempo
Ieri, 21:15
