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Ia, Ibarra (Engineering): "Tecnologie e pensiero dell'uomo strettamente collegati"
07-08-2024, 16:17
Roma, 7 ago. (Adnkronos) - "Potrebbe sembrare strana la partecipazione di un'azienda tecnologia ad un Festival di Filosofia, ma la nostra presenza qui assieme a tanti esperti di livello mondiale è, a mio avviso, naturale. Sono infatti convinto che la tecnologia e il pensiero dell'uomo, e dunque la filosofia, siano strettamente collegati". Così Maximo Ibarra, Amministratore delegato di Engineering, digital transformation company leader in Italia, in occasione della serata intitolata 'Menti', con la quale si è conclusa "Filosofie sotto le stelle", rassegna promossa da Roma Capitale presso lo Stadio Palatino di Roma. La tre giorni si è svolta in concomitanza con il XXV World Congress of Philosophy – Rome 2024, organizzato dalla International Federation of Philosophical Societies (Fisp), dalla Società Filosofica Italiana (Sfi) e dall'Università degli Studi di Roma Sapienza che, per la prima volta, ha reso la città eterna 'Capitale mondiale della filosofia'. ( Video ) Secondo Ibarra, "l'Intelligenza artificiale può potenziare la creatività umana, fino a realizzare dialoghi inediti con il passato", come dimostrato nel corso della serata attraverso la simulazione della conversazione con gli avatar di Platone e Confucio. Con la tecnologia e l'intelligenza artificiale infatti "andremo ad incidere sulla qualità della vita delle persone, sul loro benessere e sulla ricchezza che produrranno - spiega Ibarra - E tutti questi aspetti hanno delle implicazioni importanti sulla centralità dell'uomo. Molto spesso poi, si parla anche dell'intelligenza artificiale come sostituto dell'individuo, ma non è così" piuttosto, è "un'amplificazione delle sue capacità che apre la strada ad una modalità di lavoro sempre più collaborativa tra l'essere umano e la macchina". Per questo motivo, secondo il Ceo di Engineering "è necessario far sì che quando si parla di umanità, di futuro della vita sul nostro pianeta e di filosofia, si parli anche con chi si occupa di tecnologia". Parallelamente, anche "il fattore umano è fondamentale" nello sviluppo dell'Ia: "è essenziale e l'intelligenza artificiale non sostituirà mai l'essere umano, ma amplificherà le sue conoscenze, la sua creatività e le sue capacità - precisa Ibarra - Quando si parla di sostituzione si parla piuttosto di persone che utilizzano l'intelligenza artificiale che sostituiranno individui che non utilizzeranno l'intelligenza artificiale. Questa collaborazione sempre più forte tra individui e macchine porterà ad un incredibile volume di scoperte e di innovazione. Non sarà quindi una sostituzione, ma una grande collaborazione". A tale proposito si parla di copilot, che "non è soltanto un software, ma è appunto la capacità di poter fare le cose insieme, delegando alle macchine le attività più ripetitive o quelle che possono essere automatizzate" sottolinea il manager. Tra i numerosi cambiamenti che porterà l'Ia nella vita ordinaria dell'essere umano, prevalentemente positivi, anche qualche minaccia di cui bisogna tenere conto: "Si dovrà quindi intervenire sotto il punto di vista delle normative e della regolamentazione, ponendo anche delle limitazioni tecnologiche. Questa crescita esponenziale, però, ci porterà soprattutto ad un costante miglioramento degli standard di vita, aiutandoci ad affrontare le emergenze e calamità naturali, a risolvere il cambiamento climatico, a migliorare l'educazione e la sanità. Tutti questi cambiamenti avverranno in un orizzonte temporale molto breve - conclude Ibarra - e daranno un gigantesco impulso al nostro benessere generale".
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