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Il Campidoglio e i fondi alla coop anti Meloni. E Gualtieri non lo sa
07-03-2025, 08:04
L'associazione pro-migranti Baobab Experience, che con i suoi legali assiste Lam Magok Biel Ruei, l'uomo che ha denunciato il governo Meloni per favoreggiamento nell'ambito del caso Almasri, a Roma gestisce da gennaio uno sportello di assistenza per gli stranieri che gravitano intorno alla stazione Tiburtina. I soldi li mette il Comune, governato dal sindaco dem Roberto Gualtieri che più volte ha sottolineato i buoni rapporti tra il Campidoglio e Palazzo Chigi, al di là dei colori politici, soprattutto nell'organizzazione del Giubileo. Evento che è sacro ma anche profano (per le grandi opere realizzate nella Capitale sono stati stanziati 1,7 miliardi) che Gualtieri gestisce per conto del governo, visto che è stato nominato commissario straordinario. Incarico, questo, che gli conferisce poteri speciali anche nel campo dei rifiuti ma che soprattutto gli assicura un canale diretto con l'Esecutivo, nell'interesse della Città eterna. Ma del fatto che l'associazione finanziata dal Comune (per l'esattezza dal Municipio II) sia pronta a portare alla sbarra la premier, Gualtieri - interpellato da Il Tempo - afferma di non sapere nulla. Abbiamo chiesto poi se Baobab proseguirà le attività a Tiburtina, non ricevendo per ora risposte. È superfluo invece chiedere se il sindaco sapesse o meno del progetto «Welcome center», visto che nelle foto del 9 gennaio scorso compare sorridente mentre taglia il nastro. Il costo dell'operazione è emerso grazie a un'interrogazione del consigliere capitolino della Lega, Fabrizio Santori, e la documentazione riporta che «per il periodo 22 dicembre 2023-31 dicembre 2024» l'affidamento da 137.940 euro è andato all'associazione temporanea di scopo (Ats) formata da Baobab Experience e da altre cinque realtà del terzo settore, tra onlus e cooperative. Le stesse, peraltro, che durante un «tavolo di coprogettazione» avevano proposto al Comune di avviare proprio questo tipo di servizio a Tiburtina. Un'area che Baobab conosce bene, visto che per anni ha assistito i migranti che si accalcavano intorno alla stazione romana e creavano insediamenti ripetutamente sgomberati dalle autorità. Ora, per conto del Comune, il loro compito sarà di «accompagnare le persone in percorsi di inclusione completi, con interventi che vanno oltre l'assistenza immediata». Previsti ad esempio l'orientamento legale e sanitario. Servizi che peraltro - come scrive l'assessore capitolino al Sociale, Barbara Funari, nella risposta a Santori - vengono erogati anche nel dormitorio per senzatetto che si trova a pochissimi metri di distanza. In questo caso i fondi per gestire la struttura comunale sono quelli del Giubileo, se ne occupa la coop Il Cigno e il costo è di circa 398 mila euro l'anno. Per la cronaca, un altro dormitorio in via Aldrovandi, nel quartiere Pinciano, viene gestito dall'Ats incaricata dal Municipio. Non è la prima volta che Baobab, con l'avvocato Francesco Romeo, denuncia ministri di centrodestra. Nel 2018 infatti era toccato a Matteo Salvini per un tweet considerato razzista. Ora il caso Almasri, anche se l'associazione precisa: «L'iniziativa legale è del Signor Lam Magok (che si è dichiarato vittima del capo della polizia giudiziaria libica, ndr)». Baobab tuttavia «supporta, condivide e sostiene la decisione di Lam, attraverso lo staff legale dell'associazione, nella figura dell'avvocato Francesco Romeo, e attraverso l'Ufficio comunicazione».
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