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Il Comune di Roma censura i manifesti della Lega sulla Sicurezza: "Stereotipi etnici"
Ieri 26-07-25, 18:28
"A seguito di segnalazioni ricevute da cittadini", il Comune di Roma ha chiesto alla società per la rimozione dei manifesti di intervenire su quelli affissi nella Capitale dalla Lega, relativi al decreto Sicurezza. Gli stessi che, meno di dieci giorni fa, erano stati imbrattati con secchiate di vernice rossa da un gruppo di attivisti. Il motivo? A fornire una spiegazione della misura disposta è direttamente il Campidoglio: "I manifesti della Lega sono stati rimossi perché violano le norme vigenti circa i contenuti etici delle pubblicità". Secondo il Comune, in altre parole, i manifesti conterrebbero stereotipi legati all'appartenenza etnica. Per muovere le coscienze in merito all'emergenza sicurezza in città, il Carroccio ha pensato a immagini che simulassero fatti di cronaca. "Scippi in metro? Ora finisci in galera senza scuse" o "Occupi una casa? Ti buttiamo fuori in 24 ore" sono alcune delle scritte scelte per confermare la linea dura sposata dal governo per mettere alle strette scippatori e occupanti abusivi. "Si tratta di un atto adottato autonomamente dagli uffici competenti, a seguito di esposti pervenuti da cittadini: non si tratta dunque di censura, ma dell'applicazione puntuale delle norme vigenti" - prosegue il Comune di Roma - "resta ovviamente possibile presentare formale ricorso contro la decisione o proseguire la campagna pubblicitaria, modificando i contenuti in modo da renderli conformi al Regolamento". Durissima la reazione della Lega: "Mentre a Milano il Pd si scandalizzava per i filmati delle scippatrici nella metro (ne parlava Monica Romano e ora la sinistra meneghina ha ben altro genere di problemi…), a Roma il Pd censura i manifesti della Lega sul Decreto sicurezza perché contengono immagini prodotte con l'IA. In pratica, la sinistra vieta sia le immagini reali che quelle artificiali. Tutto pur di nascondere la verità", si legge nella nota ufficiale diramata. Poi la bordata al primo cittadino Gualtieri e a tutto il Partito Democratico, che "difende chi scippa, chi ruba, chi imbratta, chi occupa le case". "Reagiremo democraticamente in tutte le sedi per difendere la libertà di opinione e di espressione. Siamo di fronte a una violenza inaudita: partirà una massiccia campagna non solo a Roma ma in tutta Italia e verranno diffusi nuovi manifesti. E sono in produzione magliette ad hoc", scrive ancora il Carroccio. Non meno pungenti le parole di Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, capigruppo della Lega al Senato e alla Camera. Hanno definito quello di oggi "un episodio di censura vergognoso", architettato "con il chiaro intento di nascondere ai cittadini i successi ottenuti con il decreto sicurezza". Un tentativo, hanno aggiunto, "di silenziarci ridicolo e maldestro, soprattutto se pensiamo che lo stesso Comune di Roma ha pagato con i soldi dei cittadini la manifestazione pro-Europa della sinistra solo qualche mese fa".
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