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Il condono ai no vax resuscita Speranza e i virologi star dell'era Covid
12-12-2024, 10:58
Chiamalo rendez vous, o magari ritorno dell'uguale. Fatto sta che la norma del milleproroghe che ha cancellato le multe per chi, tra le categorie obbligate a farlo, non avesse adempiuto alla somministrazione del vaccino anticovid, fa riemergere figure dal passato. Quegli esponenti del mondo scientifico che turbinavano nell'etere ai tempi della pandemia, diventati star mediatiche e depositari di dogmi per quanto spesso contrapposti. Come allora, infatti, i camici si dividevano tra “aperturisti e chiusuristi”, oggi c'è chi bacchetta il governo per la decisione nel milleproroghe e chi, al contrario, assolve l'iniziativa. Tra i primi sicuramente c'è il virologo Fabrizio Pregliasco, che ai microfoni di Radio Cusano osserva: «il condono ai no vax svela il meccanismo del furbo che la fa franca. Parlo del furbo che per scelta non si è vaccinato ma ancora non aveva pagato la multa, contrapposto magari al fesso che, no vax pure lui, nonostante gli effetti negativi della sua vita aveva comunque deciso di pagare». L'infettivologo Matteo Bassetti, a “Un giorno da Pecora”, dice: «Che si dica che chi non si è vaccinato ha fatto bene e che tutti gli altri siano stati dei pirla...non diamo un bel messaggio». Va giù duro anche il virologo Roberto Burioni: «chi ha scelto di rifiutare un vaccino sicuro ed efficace ha messo in pericolo la sua salute e quella degli altri». Poi c'è anche chi ritiene ormai maturi i tempi per mettere una pietra su tutto. Giovanni Rezza, epidemiologo, già direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, osserva: «proprio perché ritengo che la guerra contro la pandemia sia stata vinta grazie anche ai vaccini, penso sia pure giusto arrivare a una fase di amnistia, come ogni guerra». Uscendo dal mondo della scienza, però, torna anche il protagonista dei protagonisti, l'allora ministro della Salute Roberto Speranza. «Quello che sta facendo oggi il governo di Giorgia Meloni sui vaccini é un condono, né più né meno. Come tutti i condoni è un messaggio sbagliato ed è offensivo per chi quelle regole ha rispettato». Tuttavia questa scelta qualche conseguenza politica, anche in maggioranza, la crea. In Forza Italia, sul punto, ci sono diverse sensibilità. La questione Covid, dice il deputato Roberto Pella, deve «essere chiusa il più velocemente possibile, anche perché ha colpito profondamente tutti noi. Quindi ritengo sia giusto e doveroso chiudere questa pagina, con tutto quello che ne comporta: il governo ha fatto bene a fare la scelta». L'iniziativa viene invece criticata aspramente dalla senatrice Licia Ronzulli: «Trovo assurda la decisione del governo di annullare le multe per coloro che non si erano sottoposti alla vaccinazione Covid. Ritengo doveroso sollevare interrogativi importanti sulla responsabilità collettiva e sul valore della prevenzione». Così come da Giorgio Mulè, che annuncia: «Agiremo in Parlamento, io l'amnistia alle multe non la voto». Il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri chiarisce: «Forza Italia e il governo difendono l'uso dei vaccini, che ci hanno salvato dal Covid e tutelano le nostre vite. Le discussioni in atto riguardano multe di anni e anni fa. Oggi non siamo in una emergenza pandemica».
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