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Il futuro è ancora verde? Pichetto Fratin all'evento de Il Tempo: la sfida della transizione energetica
03-06-2025, 16:50
A che punto è la transizione ecologica? E in che modo l'Italia dovrà collocarsi rispetto alle opportunità e allo stesso tempo ai rischi connessi alla così detta rivoluzione green? Domande la cui risposta si è fatta, anche alla luce degli ultimi sviluppi geopolitici, più pressante che mai: non a caso il tema dello sviluppo green delle società è oggi al centro del dibattito, soprattutto in Occidente, dove gli entusiasmi iniziali stanno progressivamente lasciando spazio a riflessioni più ponderate e meno ideologiche. E proprio la transizione ecologica è stata al centro dell'incontro “Il Futuro è ancora verde?”, organizzato da Il Tempo e tenutosi martedì 3 giugno presso l'Ara Pacis di Roma, a cui hanno partecipato, tra gli altri i il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica dell'Italia, Gilberto Pichetto Fratin, e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervistati dal direttore de Il Tempo Tommaso Cerno. "La questione europea" del costo dell'energia "è nazionale perché per decenni non abbiamo avuto il nucleare e ci siamo affidati al gas. La riconversione ad altre fonti energetiche, creando un mix, non la si fa con un decreto da un giorno all'altro", ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. "Man mano - aggiunge - abbandoneremo alcune fonti di produzione energetica, tipo il carbone. Si tratta di andare verso le energie più pulite, fotovoltaico ed eolico, che pero sono intermittenti (...) Il primo obiettivo è il 2030 per ribaltare il rapporto attuale: oggi abbiamo i due terzi delle energie che provengono dal fossile e un terzo delle rinnovabili. Dobbiamo arrivare al 2030 e ribaltare, avere almeno i due terzi da rinnovabili e il terzo da fossile. Poi dovremo arrivare al net zero al 2050, che vuol dire a questo punto aver fatto il goal e raggiunto l'obiettivo. E' un percorso che deve vedere anche nuova forma di produzione, tra questa nuova forma di produzione d'energia io aggiungo il nucleare nuova generazione", afferma il ministro. “Non penso al nucleare come sostitutivo alle rinnovabili - ribadisce - Tra 20 anni avremo il doppio della richiesta di energia: ecco perché bisogna aumentare tutte le fonti, dalle rinnovabili all'idroelettrico, compreso un nuovo nucleare che dia continuità nell'erogazione dell'energia". Sul blackout spagnolo: “Poteva succedere in Italia quello che è accaduto in Spagna un mese fa col grande blackout? Non si sa ancora cosa sia successo esattamente, ma sappiamo che il sistema è saltato. Noi dovremmo essere un po' più sicuri: abbiamo previsto nei prossimi anni di avere equilibrio tra energie che producono in modo alternato e quelle che invece possono garantire produzione continua.”
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