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Il Leone dell'Ai e il topolino della sinistra
Oggi 13-05-25, 07:45
Il mondo ha un pontefice Leone di nome e di fatto. Ci parla Sua Santità del lavoro in chiave futura. Come il predecessore XIII affronta la nuova rivoluzione industriale fatta di intelligenza artificiale e bit. Pone il problema di un nuovo umanesimo, cioè di un nuovo ruolo dell'uomo dentro il lavoro e cioè dentro la società, che oggi sembra dopo decenni incapace di dare un futuro attraverso la prova di sé nella vita quotidiana. Dall'altra parte abbiamo il topolino della sinistra, che si riempie la bocca con la parola lavoro, organizza scioperi surreali dove ogni scusa è buona per far casino. E si propone agli italiani non con una visione di futuro, ma guardando al passato e regolando conti interni fra la gestione Schlein e quella di Matteo Renzi, cercando di costringere i cittadini ad andare a votare per un referendum che odora di stantio e di passato, costa 140 milioni di euro e tenta di smontare una riforma fatta da quegli stessi partiti che oggi la contestano. Una specie di gazebo a spese nostre che serve solo a Elly Schlein per fare una figuraccia di fronte al Paese che non raggiungerà il quorum e dire ai suoi che lei è la leader del Pd.
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