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Il Louvre? Sicurezza colabrodo già nel 2007. I rapporti clamorosamente ignorati
Oggi 27-11-25, 12:04
In Francia, nuove imbarazzanti rivelazioni alimentano le accese polemiche per il clamoroso furto al Louvre. Dal 2007 in poi, diversi studi hanno evidenziato falle di sicurezza alle porte-finestre e alle vetrine della Galleria Apollo, proprio quella derubata lo scorso 19 novembre. Il quotidiano Le Monde ha pubblicato i risultati di un audit sulla sicurezza condotto nel 2018 che aveva segnalato le vulnerabilità del balcone della Sala Apollo, dal quale i rapinatori sono entrati un mese e mezzo fa. L'emittente RTL riporta, inoltre, che questo punto strategico era già stato oggetto di un rapporto di oltre 35 pagine nel luglio 2007 da parte di un'agenzia di sicurezza privata, che aveva avvertito che la porta-finestra era “un ottimo punto di accesso al Museo”. Uno studio di sicurezza specificamente dedicato alla Galleria Apollo fu commissionato dalla Direzione del Dipartimento delle Arti Decorative all'agenzia Cesg. All'epoca, lo studio valutò la galleria come “ad alto rischio” per intrusioni a scopo di furto di opere d'arte, considerando i tesori della Corte francese e le pietre preziose di importanza storica e culturale come particolarmente vulnerabili. Il rapporto indicava le porte-finestre come il punto d'accesso principale utilizzato dai ladri per sottrarre un bottino stimato in oltre 88 milioni di euro, tra cui il diadema dell'imperatrice Eugenia e altri tesori nazionali del XIX secolo. Inoltre, la vetrina vandalizzata era posizionata vicino alle porte-finestre, facilitando la commissione del furto sia durante il giorno sia nelle ore meno affollate. Secondo il rapporto Cesg, numerose altre finestre della sala sul lato della Senna rappresentavano ulteriori punti di vulnerabilità, inclusa la Sala dei Diamanti della Corona. L'agenzia aveva raccomandato di trasferire i gioielli in una nuova sala del tesoro nell'ala Sully, più sicura, proposta però ignorata dalla direzione del Louvre. A più di un mese dalla rapina, le indagini proseguono: martedì scorso quattro nuovi sospettati sono stati arrestati e sono ancora in custodia cautelare, tra cui due uomini di 38 e 39 anni e due donne di 31 e 40 anni, tutti provenienti dalla regione parigina.
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