s
Il parere di Palmegiani ai legali di Stasi è un caso. Taccia: "Sa che Sempio non c'entra"
Oggi 03-12-25, 10:22
Scoppia il caso del parere pro-veritate del consulente di Andrea Sempio sulla famigerata impronta 33. "Se questa relazione fosse contro il mio assistito, tranquillamente mi rimuovano quando vogliono. Gira questa voce, allora è meglio mettere le mani avanti", afferma a Mattino 5 Armando Palmegiani, ex poliziotto della Scientifica e criminologo, da due mesi consulente del pool difensivo di Andrea Sempio. L'esperto ha spedito si su iniziativa a giugno un parere pro-veritate agli avvocati di Alberto Stasi. "Feci questo scritto per la difesa di Stasi perché la traccia 33, come dico sempre, non è identificabile. Non è che andavo contro una persona. In quel momento io ho sentito l'avvocato Giada Bocellari numerose volte, ma anche l'avvocato Tizzoni e feci una serie di video non essendo consulente". Il riferimento è gli interventi sul suo canale YouTube, quando Palmegiani disse: "Io credo che quasi certamente si accerterà che quel Dna ha l'Y di Sempio non voglio parlare di trasferimento di Dna, vediamo le risultanze della procura. Ma a mio avviso quello è di Sempio, perché è veramente netto". Poi il caso del parere pro-veritate spedito agli avvocati Antonio De Rensis e Giada Bocellari sulle criticità dell'attribuzione ad Andrea Sempio dell'impronta palmare. "Palmegiani è il nostro consulente e sempre lo sarà finché ci saranno le condizioni", afferma oggi l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio assieme al collega Liborio Cataliotti, ribadendo la fiducia nei confronti del criminologo. "Palmegiani l'ho scelto personalmente – prosegue Taccia – proprio perché è un professionista scevro da ogni pregiudizio, in modo che fosse il più oggettivo possibile. Quando poi ha letto le carte si è reso conto di quanto non c'entrasse Sempio con questa storia. Il fatto che si sia reso conto dell'innocenza di Sempio analizzando le carte, carte che all'epoca del parere non aveva, è la garanzia più grande per noi". Anche il consulente della difesa Sempio stamattina è tornato sul tema con un post sui social, rispondendo a quanto detto in un programma televisivo: "L'informazione deve essere sempre data, anche da chi non la pensa come me. Però forse i dati riportati devono essere riportati in modo fedele. Nella relazione parlo della forma della traccia 45 e non dico che è riferibile a Stasi o Sempio dato che, come ho scritto allora all'avvocato che ha avuto la relazione (i primi di giugno), la traccia non è attribuibile avendo al massimo 10 punti". L'impronta 45, per la cronaca, è una goccia di sangue lasciata dal killer sullo stesso muro delle scale che portavano alla cantina dei Poggi.
CONTINUA A LEGGERE
1
0
0
Il Tempo
11:45
Garbin "Pietrangeli sapeva sempre portare il sorriso"
Il Tempo
11:15
