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Il sondaggio su Meloni? Una sentenza per la sinistra che non capisce chi la vota
Ieri 30-05-25, 07:54
Adesso è tutto chiaro: la sinistra italiana non capisce chi la vota. Non si tratta di una generica distanza tra politica e cittadini, ma di un problema specifico: il progressismo italiano ha smarrito parte importante del legame con il suo elettorato, non ne comprende i bisogni e non sa rispondere alle sue aspettative. I numeri di Noto Sondaggi lo dimostrano: la richiesta di sicurezza è diffusa anche tra chi si identifica nelle idee della sinistra. Eppure, i suoi leader evitano il tema, lo snobbano o lo riducono a un problema minore. O, peggio: lo scaricano come deriva autoritaria, retaggio dei nostalgici del Ventennio. L'insicurezza, però, non è un'invenzione politica, è una realtà che pesa su chi lavora, su chi vive nelle periferie, su chi vorrebbe maggiore tutela. La «sindrome di Capalbio» è la metafora perfetta di questa cecità: una sinistra troppo chiusa in sé stessa, più preoccupata di mantenere un certo tono intellettuale che di comprendere la vita quotidiana del suo stesso popolo. Mentre Lega e Fratelli d'Italia intercettano paure reali e le trasformano in consenso, il centrosinistra si rifiuta di guardare le cose come stanno davvero. Con il Decreto Sicurezza 2025, il tema torna prepotentemente al centro del dibattito. Il provvedimento introduce misure più severe contro l'occupazione abusiva delle case, nuove aggravanti per i reati commessi nei pressi di stazioni e metropolitane, e una stretta sulle manifestazioni. La destra ha colto l'opportunità per rafforzare la propria narrazione sulla sicurezza, mentre la sinistra si è limitata a contestare il decreto senza proporre alternative credibili. La conferma arriva dalla manifestazione per Gaza del 7 giugno. Se il tema internazionale ha una sua rilevanza, è chiaro che questa priorità non rispecchia le urgenze degli elettori (tutti). Il risultato? Una frattura evidente tra la sinistra del Nazareno e chi, nonostante tutto, continua a sostenerla alle urne (con l'aggiunta dello “sganciamento” di Renzi e Calenda). Film come Come un gatto in Tangenziale di Paola Cortellesi hanno mostrato l'Italia delle contraddizioni e delle periferie, quella lontana dai salotti e dalle discussioni accademiche. Ma a sinistra il messaggio non attecchisce: si continua a volare troppo alto, mentre i cittadini affrontano problemi concreti, tra bollette salate e quartieri spesso difficili da vivere. Ora però sono i numeri che parlano: quella che leggiamo qui, oggi, è una sentenza, non un'opinione.
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