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Il Tempo censurato dall'Ue, Cerno: "Il fascismo oggi è rosso e sta a sinistra"
14-05-2025, 21:39
L'Unione europea incoraggia alla libertà d'espressione e si riempie la bocca di pluralismo ma mette il bavaglio a chi fa del pensiero indipendente il proprio pane quotidiano. Il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno, proposto come relatore da FdI e dal gruppo ECR per una seduta del gruppo di monitoraggio interno alla commissione Libe (libertà civili, giustizia e affari interni) sul tema dello stato di diritto e libertà di stampa in Italia, ma escluso, ne ha parlato nella conferenza stampa organizzata oggi nella sala Anna Politkovskaya del Parlamento europeo a Bruxelles. "In Italia parlano sempre di fascismo, io non lo vedevo. Oggi ho capito: ce l'avevano in casa. Al Nazareno, nelle sedi della sinistra", ha detto. "Se libertà di pensiero è dire quello che dicono Elly Schlein o Nicola Fratoianni, non è libertà di pensiero", ha dichiarato, chiedendo a coloro "che si riempiono la bocca con il manifesto di Ventotene, la Costituzione e la repubblica" di "non usare" un'immagine distorta dell'Italia "per il loro disegno di occupazione dello spazio politico del nostro Paese". "Sono omosessuale dichiarato da quando avevo 11 anni, faccio il Gay Pride da quando Zan ancora non faceva politica, ho sempre fatto e detto quello che volevo, ho diretto l'Espresso che è stato il giornale considerato della sinistra italiana e oggi Il Tempo che è un giornale libero in un paese dove secondo me la sinistra non lo è più", ha spiegato Cerno per replicare a chi pensa di mettere i bastoni tra le ruote al suo lavoro e al giornale che dirige. A vivere di fascismo, oggi, "è molta più gente che cent'anni fa in Italia, sono tutti di sinistra, quindi c'è il fascismo, solo che è rosso", ha scandito, ricevendo in poche ore forte solidarietà dal centrodestra e da alcuni esponenti di Italia Viva. Silenzio rumorosissimo, invece, a sinistra. Accanto al direttore de Il Tempo, a Bruxelles, l'europarlamentare di Fratelli d'Italia e copresidente gruppo Conservatori e riformisti europei Nicola Procaccini; l'europarlamentare di FdI e vicecoordinatore per ECR in commissione Libe Alessandro Ciriani; Manuela Biancospino, tra le fondatrici dell'associazione Giornaliste Italiane e, da remoto, Jacopo Coghe dell'associazione Pro Vita & Famiglia.
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