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Il Tempo escluso dalla conferenza stampa. E Conte rompe il silenzio: "Illazioni e falsità"
03-09-2025, 17:09
Aumentano i messaggi di solidarietà a Il Tempo e arriva anche la reazione del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che finalmente rompe il silenzio. Il quotidiano romano diretto da Tommaso Cerno è stato oggi lasciato fuori dalla conferenza stampa organizzata in Senato e dedicata alla Global Sumud Flotilla perché, stando alle parole della senatrice del M5S Alessandra Maiorino, l'evento era "overbooking". Il caso è scoppiato e ha sollevato nuovi interrogativi sull'intolleranza della sinistra alle inchieste che il giornale capitolino sta portando avanti sui rapporti opachi tra figure vicine ad Hamas ed esponenti delle opposizioni. Il numero uno dei pentastellati, però, sostiene una versione diversa dei fatti, parlando di "illazioni" e "falsità". "In merito alle ricostruzioni della giornalista del Tempo che sarebbe stata 'esclusa' dalla conferenza stampa che si è tenuta in sala Nassirya del Senato, respingiamo con fermezza le illazioni e le falsità che ci vengono attribuite. Si tratta dell'ennesima distorsione da parte della testata giornalistica, in continuità con la campagna diffamatoria già orchestrata da settimane nei confronti di esponenti del Movimento 5 Stelle", ha dichiarato Conte, passando poi a ricostruire la vicenda e prendendo le distanze da quanto riportato da Il Tempo. La giornalista del quotidiano romano, Giulia Sorrentino, stando al leader del M5S, "non risultava accreditata per l'accesso in Sala, nonostante i due inviti stampa inviati nei giorni scorsi da parte dell'Ufficio stampa del M5S, venerdì 29 agosto e martedì 2 settembre". Il problema, ha insistito, sarebbe infatti nella capienza della sala che ospitava la conferenza stampa. "La sala Nassirya ha una capienza ben precisa - decisa non dal M5S ma dal Senato della Repubblica - e per questo viene richiesto di accreditarsi. Come tutti i giornalisti sanno, non accreditandosi alle conferenza stampa non è sempre scontato riuscire a entrare. La sala già da ieri sera, in base alle richieste pervenute, risultava piena nell'ordine dei posti sia per quanto riguarda i giornalisti che si erano accreditati nei giorni precedenti sia per gli ospiti previsti. Spiace che la cronista non abbia nemmeno aspettato di capire se ci sarebbe stata eventualmente qualche defezione", ha sostenuto. Poi le accuse al vetriolo: "Evidentemente la voglia di poter creare una polemica era più forte della necessità di partecipare e ascoltare quanto è stato detto in conferenza sulla missione della Flotilla e sui crimini di Netanyahu".
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