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Ilaria Salis fa pure la vittima: "Vendetta poitica", che acrobazie da Berlinguer
Ieri 30-09-25, 22:34
Ilaria Salis, l'europarlamentare nota per le occupazioni "salvata" dal voto sulla revoca dell'immunità, almeno per il momento, torna a parlare ospite di Bianca Berlinguer prendendosela con il premier ungherese. “Sono molto fiduciosa – spiega ai microfoni di È sempre Cartabianca - nei confronti del voto che ci sarà in plenaria. Credo che il Parlamento prenderà una decisione coerente. Ci sono risoluzioni che abbiamo votato, a larga maggioranza, che attestano quello che è lo stato terrificante in cui si trova la democrazia ungherese". Lancia, dunque, un chiaro messaggio ai colleghi che, il 7 ottobre, tra una settimana, si apprestano a prendere una decisione fondamentale per il suo futuro, considerando che la revoca dell'immunità non porta al ritorno a Budapest, ma permette la riapertura del processo. “Se venisse revocata – tuona - potrei anche essere arrestata sul posto a Strasburgo. Se venissi portata a Budapest, invece, sarei sottoposta a una vendetta, a una persecuzione certa. Il governo ungherese l'ha annunciato più volte nei post social, nelle dichiarazioni di Orban stesso e del suo portavoce. Mi aspetto un processo ingiusto con una sentenza già scritta. Rischierei di restare in carcere per più di vent'anni, anche per le posizioni politiche che ho assunto in quest'anno, in cui ho denunciato le condizioni di un regime". Insomma, ribalta i piani temporali come se le richieste ungheresi arrivassero per l'attività politica successiva all'elezione all'Europarlamento, quando la candidatura le è stata offerta da Avs proprio per evitare il processo...
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