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Invasione di reti da cantiere nonostante gli ordini di Gualtieri. Cosa succede
Oggi 27-10-25, 11:37
Reti arancioni intorno alle cabine elettriche, agli alberi e ai segnali stradali, che circondano buche, panchine e marciapiedi rotti, altre ancora che a mesi dalla comparsa non si capisce cosa debbano proteggere, visto che nulla si muove per riparare il misterioso guasto. Dal centro di Roma ai quartieri più periferici i «pollai» si moltiplicano e attirano l'attenzione dei residenti, che stanchi del degrado stanno tempestando la redazione de Il Tempo con fotografie e commenti caustici. L'ultima segnalazione arriva da via degli Avignonesi, vicino piazza Barberini: «Sono un pugno in un occhio - ci scrive Roberta - Qui addirittura siamo andati oltre: i passanti buttano nella recinzione le cartacce e qualche incivile ci appende le buste dell'immondizia». D'altronde degrado chiama degrado, tant'è che a novembre scorso, vigilia del Giubileo, il sindaco Roberto Gualtieri aveva firmato direttive precise rivolte ai Municipi, alla Sovrintendenza e ai dipartimenti: primo, installare sulle nuove reti «una tabella chiaramente leggibile» su cui riportare data di installazione, struttura comunale responsabile, tipo di problema e la ditta che avrebbe svolto i lavori. Addirittura il sindaco chiedeva un modello di tabella standard, di cui non si ha notizia. Secondo, mappare i «pollai», con l'obiettivo di rimuoverne il più possibile. Eppure il Giubileo è quasi finito e i pellegrini, così come turisti e cittadini, continuano a imbattersi in reti anonime e spesso pericolose. Il Campidoglio, comunque, assicura che le indicazioni del sindaco non sono state ignorate: una mappatura è stata fatta a marzo e ha rilevato 500 reti arancioni, ma solo sulle strade di Grande viabilità (il 10% circa del totale come estensione) che sono di competenza capitolina. «Mediamente il 70% delle reti è stato rimosso», aggiunge ancora il Comune, rivelando oltretutto che la maggior parte (310) non erano delle società di pubblici servizi bensì dei dipartimenti Ambiente e Lavori pubblici. Al momento, però, le vie municipali restano terra di nessuno e infatti sono quelle da cui arrivano più segnalazioni. Ma parliamo di oltre 7.000 chilometri percorsi quotidianamente dai romani, a cui poco interessa del tipo di competenza. Da gennaio, assicura il Campidoglio, con il nuovo accordo quadro sulla manutenzione stradale la stessa attenzione riservata alle strade principali verrà riconosciuta a quelle municipali. Come? Facendo fare alle ditte appaltatrici anche le riparazioni necessarie a rimuovere reti pollaio vecchie di mesi, se non di anni, di cui nessuno finora si è curato.
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