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Jova rifiorisce sul palco di Milano: Volevo show allegro e carico
12-03-2025, 15:40
Milano, 12 mar. (askanews) - Jova è tornato, più forte che mai, dopo l'incidente che lo ha fermato per due anni, Lorenzo è on stage! Come un elastico si è allontanato, ha accumulato energia e ora è arrivato il momento di esplodere. Dopo le 4 date a Pesaro è pronto alla lunga cavalcata nei palazzetti a cominciare da Milano. L'11-12-14-15-17-18 marzo Palajova arriva a Milano per le prime sei date all'Unipol Forum tutte sold out a cui si aggiungeranno i nuovi appuntamenti di maggio. "Lo spettacolo è impegnativo arrivo alla fine molto stanco, le prime 4 date sono state formidabili, nella prima ha giocato tanto l'emozione, con la voce che ha faticato a uscire all'inizio, ma il pubblico diventa pazzo e io con loro. Mi sono preparato tanto dopo l'incidente e ora anche il gesto scenico sta tornando. Dopo le prove Gianna Nannini mi ha chiamato e mi ha detto: è sul palco che si guarisce! Ed è stato proprio così" ha detto Lorenzo Cherubini a poche ore dal debutto milanese. "E' il concerto di oggi è anomalo rispetto a me, ma quello che mi rappresenta; ho fatto una scelta di rigore volendo la band in una forma tradizionale, ma ho capito che questa novità mi avrebbe aiutato a divertirmi molto di più" racconta Jova, che sul palco mette la gioia, il dolore, l'entusiasmo, la fatica, la determinazione, il sudore, la speranza, gli interventi, la ripresa, la fisioterapia, le risate, la disperazione, la ripresa, la voglia. Questo debutto ha il forte sapore di una ripartenza, di un tornare a fiorire. "Il progetto è nato dopo il Jova Beach era già stato pensato così, l'incidente ha cambiato i tempi, tutto è stato ritardato di un anno, il tema del concerto scaturisce dalla fioritura. Le canzoni per me sono delle premonizioni: pensi una cosa e poi si realizza in un modo inaspettato. Così è stato per l'incidente che è avvenuto in una fase della vita in cui mi sono messo in pericolo. Le canzoni sono un modo per dare un senso alle cose della vita anche se un senso non lo hanno come dice Vasco" ha aggiunto parlando con i giornalisti prima di salire sul palco. Sarà la voglia di riascoltare quella musica, sarà l'astinenza di anni senza Jova, sarà la band eccezionale ma le canzoni di Lorenzo non sono mai state così potenti, così trascinanti. La scaletta infiamma la platea dal primo pezzo, per una sequenza che dall'inizio alla fine lascia senza respiro! L'ombelico del mondo, a Mezzogiorno, da I love you baby a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, da Le tasche piene di sassi a Mi fido di te e pochi nuovi brani tratti da Il corpo umano: l'apertura dello show con Montecristo, la title track dell'album Il corpo umano, Fuorionda, 101 e Un mondo a parte. Lo show fiorisce con la musica di Lorenzo, che segna il suo ritorno in scena ma anche il ritorno alla sua passione più grande, la musica live. Lo spettacolo è essenziale, il set è pulito. Come un giardino giapponese, ogni foglia è al suo posto. Ogni frammento è di grande valore e l'insieme è potente e mai visto. Ogni fiore che sboccia ci ricorda che il mondo non è stanco dei colori.
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