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La doppia morale dei paladini dei diritti: ora almeno chiedete scusa a Craxi
Oggi 24-09-25, 08:36
Ad uno sguardo distratto, apparirebbe il miracolo di Bruxelles. Quello che trasforma un manipolo di giustizialisti con il dente avvelenato in garantisti tutti d'un pezzo. Una metamorfosi che riguarda anche lo strumento utilizzato: l'immunità. A Roma, bestia immonda; al Parlamento Europeo, salutata come nobile prerogativa. L'artefice è l'eurodeputata Ilaria Salis, che grazie al voto della commissione JURI riesce a sottrarsi alla giustizia ungherese. I fatti: la maestra di Monza, accusata di aver aggredito dei manifestanti di estrema destra durante un corteo a Budapest, viene candidata – dal carcere – dal duo delle meraviglie, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. La Salis viene eletta e, dopo un anno, il Parlamento Europeo è chiamato a confermare o revocare l'immunità acquisita con il seggio. È qui che il “miracolo” si scolora e diventa solo l'ennesimo caso da manuale di doppia morale. In pratica, la specialità della premiata ditta Alleanza Verdi e Sinistra: gli avversari “in galera”, gli amici di strada – meglio se telegenici – martiri perfetti di qualche causa utile alla percentuale elettorale (la propria). L'esempio più recente è tratto dalle cronache di giugno. A Roma viene arrestata la deputata federale del Brasile Carla Zambelli. All'Interpol arriva una preziosa segnalazione: «Ho l'indirizzo esatto della ricercata”. La voce è quella di Angelo Bonelli, che poi si compiace: “Ritengo di aver svolto il mio dovere di cittadino». D'altra parte, poco prima, il suo gemello di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, era stato beccato insieme alla moglie (naturalmente anche lei deputata) a bordo di una Tesla, modello Y. Ma come, una quattro ruote dell'(allora) amico di Donald Trump? «L'ho acquistata quando Musk non era di destra», la giustificazione. Corre ai ripari (goffamente) anche la consorte, Elisabetta Piccolotti, applicando all'auto incriminata un adesivo californiano: «L'ho comprato prima di sapere che Elon fosse pazzo». E che dire di Mimmo Lucano? Anche lui imbarcato verso Bruxelles, nonostante una condanna definitiva a 18 mesi per la gestione dell'accoglienza a Riace. Un altro martire, che i due smemorati di AVS hanno tentato di candidare la settimana scorsa in Calabria, alla corte di Pasquale Tridico. Sono dovute intervenire in extremis le commissioni elettorali dei tribunali di Reggio Calabria e Cosenza: l'ex sindaco è incandidabile per effetto della legge Severino. Il caso più eclatante resta però quello di Aboubakar Soumahoro, il deputato eletto dalla coppia e poi finito nel mirino della magistratura per la gestione opaca di alcune cooperative riconducibili alla moglie e alla suocera. In campagna elettorale, Bonelli e Fratoianni hanno scelto di ignorare le voci che circolavano sull'ivoriano, irretiti dal possibile incasso elettorale. Primum vivere, deinde philosophari. Se il caso della Salis corrispondesse invece a un reale pentimento, i co-leader possono confermarlo: vadano ad Hammamet, sulla tomba di Bettino Craxi.
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Il Tempo
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