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La mossa del Codacons dopo il caso degli amanti beccati dalla kiss cam: "Vietarne l'utilizzo"
Oggi 19-07-25, 17:08
Mentre l'azienda tecnologica Astronomer mette in congedo il Ceo Andy Byron, pizzicato abbracciato con la sua responsabile delle Risorse umane, Kristin Cabot, il Codacons entra a gamba tesa sulla questione kiss cam (le telecamere che, agli eventi, inquadrano le coppie invitando i partner a scambiarsi un bacio) e propone di vietarne in tutta Italia l'utilizzo durante concerti ed eventi pubblici. La richiesta arriva proprio dopo lo scandalo scoppiato nel corso di un concerto dei Coldplay, dove la coppia di amanti e colleghi (entrambi sposati) è stata ripresa ed è così finita sulla bocca di tutti. "Se da un lato è vero che la normativa vigente in Italia autorizza riprese video delle persone in contesti pubblici, dall'altro lato le norme vietano categoricamente la riproduzione incontrollata di immagini dei cittadini senza espresso consenso - spiega Gianluca Di Ascenzo, esperto di privacy per il Codacons - L'art. 97 della Legge 633/1941 sul diritto d'autore stabilisce infatti che il "ritratto non può essere esposto o messo in commercio quando rechi pregiudizio all'onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritrattata". Come dimostra il caso del concerto dei Coldplay, "una ripresa avvenuta nel corso di un evento pubblico, seppur legittima, finisce in modo incontrollato su web e social network di tutto il mondo, scatenando commenti e reazioni e violando la dignità delle persone riprese, rende potenzialmente illegali strumenti come le kiss cam, a meno che i soggetti coinvolti non abbiano espresso formale consenso all'utilizzo delle proprie immagini", fa notare. "Per tale motivo, e considerata l'evidente pericolosità delle kiss cam, il Codacons chiede di vietarle del tutto durante concerti ed eventi pubblici sul territorio italiano, essendo oramai impossibile impedire un uso incontrollato delle immagini degli spettatori", conclude il Codacons. L'associazione "è inoltre pronta a denunciare al Garante per la privacy le società organizzatrici di concerti in Italia se non garantiranno adeguatamente la privacy degli spettatori".
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