s
La rivelazione sui sacchi neri e la testimonianza del ristoratore: mistero sul caso Resinovich
Oggi 24-11-25, 19:17
Diversi mesi prima della scomparsa, Liliana Resinovich avrebbe richiesto due grandi sacchi neri – simili a quelli per i rifiuti solidi urbani – al titolare di una pizzeria di Trieste, che conosceva da tempo. Lo riporta Il Piccolo, spiegando che il ristoratore, Alfonso Buonocore, ha rivelato questo dettaglio durante un incontro avvenuto a casa di Sebastiano Visintin, marito di Liliana e unico indagato per omicidio. Secondo il giornale, Visintin avrebbe registrato la conversazione con il cellulare, consegnando poi l'audio alla Questura. Buonocore ha affermato di non aver parlato prima per un consiglio ricevuto all'epoca: «Mi dissero di farmi gli affari miei e stare fuori da questa storia». Il corpo di Liliana Resinovich era stato ritrovato nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, avvolto proprio in sacchi neri, un dettaglio che ora torna al centro dell'attenzione investigativa.
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
