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La Spagna di Sanchez copia Meloni e chiede alla Flotilla di fermarsi. Sinistra in tilt
Oggi 01-10-25, 13:07
Non solo l'Italia, ma anche la Spagna ha invitato i membri della Flotilla a non avvicinarsi nella zona di esclusione istituita dall'esercito israeliano davanti alle acque di Gaza. Come si legge sul sito di Nicola Porro, e conferma il quotidiano El Paìs, Pedro Sanchez, leader progressista e figura di riferimento per Elly Schlein, ha “fortemente raccomandato” gli attivisti di fermarsi. Un brutto colpo per la sinistra, dal momento che il primo ministro spagnolo sembra aver adottato la stessa “linea dura”, secondo alcuni, della premier Giorgia Meloni. L'appello di Sanchez Come riferiscono fonti di stampa spagnole, la nave militare Furor, inviata da Madrid, si trova “in un raggio operativo per realizzare operazioni di salvataggio, se fossero necessarie” ma “non potrà entrare nella zona di esclusione stabilità dall'esercito israeliano poiché metterebbe a rischio l'integrità fisica dell'equipaggio”. E dunque, proprio come per la fregata Alpino del governo italiano, anche Furor non scorta i membri della Flotilla avendo deciso di forzare il blocco navale. Per contro, il Global Movement to Gaza Italia sostiene che l'iniziativa umanitaria si muove nella legalità e che “i governi dovrebbero richiamare Israele alle sue responsabilità e condannarla perché continua a infrangere ogni legge e ogni etica”. Le reazioni Nonostante il tentativo di dissuasione da parte (anche) dell'esecutivo spagnolo, la Flotilla ha deciso di proseguire la missione verso Gaza, contando sull'appoggio di alcuni esponenti di sinistra. “Risparmiateci le lezioni di morale sulla pace se il vostro obiettivo è l'escalation”, è la replica del governo italiano, accusato di “considerare un pericolo civili disarmati e navi cariche di aiuti”. Questa notte ci sarà una veglia in piazza a Roma, con tanto di diretta sui social, per supportare e difendere la missione. “Chiediamo al governo la richiesta di fare tutto il possibile per tutelare l'incolumità di tutti gli attivisti a bordo, per ricordare alle autorità israeliane che si tratta di una missione pacifica, disarmata e non violenta”, ha ribadito Elly Schlein. Maurizio Landini si è detto pronto a proclamare lo sciopero generale “se dovesse succedere questa notte o nelle prossime un blocco della Flotilla”.
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Il Tempo
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