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La speranza di un Papa dei penultimi
Oggi 26-04-25, 07:54
Oggi è il momento della spiritualità, lo sente perfino un ex boy scout diventato agnostico, perché i funerali del Papa sono davvero l'inizio della Sede Vacante. Ma è proprio contro l'ipocrisia che Francesco denunciava che bisogna dirci un paio di cose prima di chiuderlo a Santa Maria Maggiore. Sarà un Conclave di veleni, di dossier, di bugie, di finte alleanze come lo sono stati quasi tutti. Ma questa volta, la prima nella storia, la Chiesa è divisa sul fatto che si stia scegliendo il successore di Francesco e nello stesso tempo di Benedetto XVI. Bergoglio più progressista nella forma ma più verticista e solitario nel comando. Ratzinger teologo tradizionalista nella forma ma ecumenista e plurale nella decisione, in questo più moderno del suo successore in vita. Quindi al di là dell'utilizzo blasfemo fatto da una certa sinistra del terzomondismo di Francesco perfino il 25 aprile e detto che almeno da Roncalli tutti i papi sono stati per la pace e per gli ultimi, quello che serve all'Occidente e all'Europa e Italia in particolare è un Papa dei penultimi. Cioè dei milioni di cristiani e non più che sono rimasti insabbiati nel mondo che cambiava, non credono in una Chiesa che parla dei clandestini (e ci mancherebbe) ma non parla dei loro figli. Ed è su questo tema che la fuga in avanti di Francesco verso la geopolitica del futuro avrà bisogno di un Papa capace di trasformare i cocci della Casa madre in forma compiuta.
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