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L'affondo di Vespa: "Per la sicurezza nazionale...". E la sinistra va in tilt
31-01-2025, 16:23
Una frase di Bruno Vespa durante la sua trasmissione Cinque Minuti su Rai1 ha innescato un fuoco di fila di reazioni da parte delle opposizioni. Al termine del dibattito tra Angelo Bonelli e Francesco Paolo Sisto sul discusso caso Almasri, Vespa ha dichiarato: "Quello che i signori dietro la lucetta rossa non sanno ma che i parlamentari di ogni partito sanno è che in ogni Stato si fanno delle cose sporchissime, anche trattando con i torturatori per la sicurezza nazionale, questo avviene in tutti gli Stati del mondo". Apriti cielo. Tutti i partiti dell'opposizione si sono scagliati contro il conduttore. ”Ha superato se stesso. Altro che terza Camera, è diventato il portavoce ufficiale di Palazzo Chigi" ha tuonato Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Partito Democratico. Per i parlamentari del M5s in Vigilanza: “Nel suo programma Cinque Minuti su Rai1, Bruno Vespa ha superato ogni limite [...] Chiederemo conto ai vertici Rai, in commissione di Vigilanza perchè il servizio pubblico deve essere di tutti, non la cassa di risonanza della propaganda meloniana. E a questo punto, un consiglio a Bruno Vespa: se proprio ci tiene così tanto a sostenere il governo, faccia il passo definitivo. Si candidi con Fratelli d'Italia. Almeno avremo finalmente chiarezza». Il capogruppo di Avs Peppe De Cristofaro e componente della Commissione di Vigilanza Rai ha invece attaccato: "Vespa nella sua arringa di regime ha superato se stesso nei suoi 'cinque minutì di propaganda per il governo. Un altro tassello della deriva del servizio pubblico». Per il leader di Italia Viva Matteo Renzi: "La premier commenta questa vicenda [il caso Almasri, ndr] sui social, negli eventi organizzati da Nicola Porro, con le veline ai giornalisti amici che si scaldano in sua difesa come ha fatto uno scatenato Bruno Vespa ieri davanti a milioni di italiani. Ma in Parlamento non vengono perchè, ci hanno spiegato, c'è una indagine in corso e non possono parlarne". Secondo il sindacato Rai di Sinistra, l'Usigrai: "L'arringa di Bruno Vespa sugli Stati che fanno cose sporchissime per la sicurezza nazionale non può essere il tratto che identifica l'approfondimento giornalistico di Rai1". E ancora: "Cosi non è informazione ma propaganda che sa di regime". "Non c'è solo una parte consistente della magistratura ad essere politicizzata, ma anche una nicchia della categoria dei giornalisti - afferma il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai - Nulla di nuovo. Si evidenzia però in questo momento storico una quotidiana insofferenza verso qualsiasi forma di pluralismo delle opinioni e si grida addirittura al regime. Dimostrando così di aver perso oltre al contatto con la realtà anche il senso e la misura delle parole". "Bruno Vespa ha espresso liberamente il suo pensiero, in sintonia con buona parte del pubblico della Rai che mai come in questo momento ha la possibilità di usufruire di un'offerta ricca e plurale".
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