s

L'antisemitismo non va in vacanza. "Non i benvenuti": la scritta choc nella spiaggia del giudeo
Oggi 16-08-25, 11:22
L'antisemitismo non va in vacanza e, anzi, mette a segno un altro colpo nel giorno in cui le spiagge risultano più piene di gente. "Criminali di guerra, non sono i benvenuti in Sardegna e possono essere perseguiti dalla legge": è questa la scritta choc comparsa ieri in un manifesto in spiaggia a Chia, a quaranta chilometri da Cagliari e a pochi passi dallo scoglio de Su Giudeu (il giudeo). Sul cartello, con scritte in inglese e in ebraico, sono stati riportati anche due slogan tipici dei Propal: "Palestina libera" e "Stop al genocidio". La denuncia, con tanto di foto, arriva via social da Mario Carboni, presidente dell'associazione pro Israele Chenabura. "Gli anonimi eredi dei nazifascisti ed attuali sostenitori degli jihadisti islamici, autori di questo cartellone, dovrebbero firmare un manifesto con i loro nomi affinché vengano aggiunti ai firmatari del manifesto delta razza fascista degli anni '30. Anche allora c'erano dei sardi come denunciava con disprezzo Emilio Lussu in un suo magistrale articolo in difesa dei giudei. Non per oggi ma per il futuro nel quale come quelli saranno ricordati e disprezzati in eterno. Ma sono oltretutto vigliacchi oltre che ignoranti e non lo faranno mai", ha scritto Carboni irato. Secondo il presidente dell'associazione pro Israele Chenabura, in altre parole, nessuno si farà avanti. Il motivo? "Se lo facessero dovrebbero argomentare il perché hanno scelto lo scoglio de SU GIUDEU come obbiettivo esplicito della loro azione che si suppone notturna e non sarebbe certo in discesa. Porre come parte grafica un ballo sardo suona a loro vergogna, di fronte al popolo sardo che mai approverebbe la strumentalizzazione di un suo simbolo identitario e comunitario per un messaggio e una azione così esplicitamente razzista. Il tempo sarà giustiziere, come lo è stato coi razzisti anti-giudei fascisti e nazisti", ha aggiunto, auspicando la vicina sconfitta di Hamas e del "mondo terrorista". La sindaca di Domus De Maria Concetta Spada ha fatto rimuovere il manifesto dalla polizia locale e si è accertata che non ci fossero altri messaggi di questo tipo. "La rimozione - ha spiegato all'ANSA- è legata a motivi di ordine pubblico e alla mancata autorizzazione all'affissione. Un'azione doverosa soprattutto in un momento delicato come questo".
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0