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L'assessore: "La leadership femminile è motore di produttività". L'intervista (2)
08-03-2025, 13:46
Oggi, per l'8 marzo, la Regione Lazio presieduta da Francesco Rocca ha organizzato alle 10 presso lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma l'evento «La lunga lotta delle donne: custodire una storia, costruire il futuro». Ce ne parla l'assessore Simona Renata Baldassarre (Lega) con delega alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia. Lo scopo dell'evento? «Celebrare le donne e i loro successi straordinari, viste le ingiustizie cui sono soggette. Riflettere su ciò che non va, ma soprattutto - grazie alle testimonianze di alcune donne di successo, provenienti dal mondo delle professioni, della cultura, della politica - incoraggiare le giovani a rompere il soffitto di cristallo malgrado le difficoltà». Una celebrazione apolitica quindi? «Lottare per le donne non è di destra né di sinistra. Il nostro sarà un momento di unione. Le donne non sono una minoranza da proteggere, bensì la metà della popolazione che reclama ciò che le spetta: affermarsi per i suoi talenti. La donna non èfruitrice passiva di politiche assistenziali, è protagonista del suo riscatto». Però ha parlato d'ingiustizie... «Certo. È iniquo che le donne debbano ancora faticare il doppio per emergere. Tali ostacoli vanno rimossi. Ma è importante far capire alle giovani che, malgrado le ingiustizie, possono riscattarsi, fare carriera senza rinunciare ai figli». Secondo i dati dell'Inps sugli stipendi medi, le donne in Italia guadagnano il 20% in meno degli uomini. «Io parlo per la Regione Lazio. Con "Impresa Rosa" abbiamo finanziato l'adozione di sistemi di gestione conformi alla prassi UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere da parte delle micro e piccole imprese del Lazio con 250.000 euro. Subito portati a 350.000, grazie al successo del bando, e messi a disposizione delle imprese che implementano le procedure sulle Pari opportunità, come la conciliazione fra tempi di vita e di lavoro. Il nostro approccio positivo inquadra la parità non solo in termini di equità ma di convenienza economica. Far fare carriera alle donne è giusto e conviene anche. Più reddito da lavoro significa più consumi, e la leadership femminile è motore di produttività per le imprese. Poi ci sono le nostre iniziative sulla maternità, tema a me particolarmente caro». Quali? «Abbiamo approvato il progetto "maternità fragile", perché le donne non devono considerare i figli un lusso, sottostando all'odioso ricatto se essere lavoratrici o mamme. La Regione ha previsto uno stanziamento di un milione di euro, per sostenere tante mamme in difficoltà, ammesse al contributo. Visto l'alto numero di domande presentate, sono stati stanziati altri 775 mila euro per il 2025. Poi abbiamo rivisto il «fattore famiglia», strumento che integra l'ISEE adottando una scala di equivalenza più appropriata per l'accesso alle prestazioni in base ai figli. Ed è in dirittura una nuova legge sulla famiglia, dopo anni che non veniva aggiornata».
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