s

Lazio, solo un pari contro il Torino
Oggi 05-10-25, 18:08
I minuti sono 103 alla fine, Lazio-Torino finisce 3-3 tra i rimpianti di tutti e il retrogusto amaro di due squadre piene di difetti. Almeno, però, Sarri può sperare negli assenti, troppi per reggere tutta la partita con l'ex Baroni all'ultima spiaggia per salvare la panchina. Senza Marusic, Gigot e Pellegrini in difesa, a centrocampo Dele-Bashiru, Guendouzi (scontava l'ultima giornata di squalifica), Vecino e Rovella, più Zaccagni in attacco fermatosi nella rifinitura, non si poteva fare di più. Una squadra rabberciata, troppo offensiva che ha pagato anche la giornata storta dei due attaccanti Dia e Castellanos, bloccati dalla difesa granata. Buon per Sarri che nel suo 4-2-3-1 è sbocciato il giovane Cancellieri autore di una doppietta capace di ribaltare la rete iniziale del solito Simeone (decimo sigillo ai biancocelesti che dice di portare nel cuore per il papà Diego, bah!). Due ripartenze letali con assist di Pedro e Basic nel cuore di un primo tempo in cui il Toro ha giocato e la Lazio segnato. Nella ripresa ospiti all'arrembaggio con i cambi decisivi di Baroni, lui ne aveva a disposizione: dentro Adams, Nkounkou, Gineitis, Masina e Dembele. Sarri si è affidato sul 2-1 a Isaksen e Belahyane, fuori Pedro e il faticatore Basic uscito tra gli applausi dei quarantamila dell'Olimpico. Partita in controllo ma proprio Adams sfrutta l'errore della fascia destra formata dal danese e Hysaj. Sul 2-2 il Toro ha scelto di chiudersi e rischiato in qualche mischia soprattutto dopo l'ingresso di Noslin. La Lazio è calata ma di nervi ha attaccato fino all'angolo maledetto: minuto 92, cross di Asllani, sponda di Masina e testa vincente di Coco tra le proteste laziali per il fuorigioco di posizione di Maripan e una spinta sul Taty. Partita finita? Nemmeno per sogno perché, all'ultimo secondo dei quattro minuti di recupero concessi dall'incerto arbitro Piccinini, Dembele ha regalato il pallone a Noslin che è entrato in area ed è stato steso da Coco: rigore solare ma l'arbitro a tre metri ha fatto giocare lo stesso. Si è scatenata una rissa, lo stadio ha protestato, il Var Ghersini è riuscito a evitare una figuraccia al direttore di gara. Lo ha richiamato per vedere l'intervento in ritardo e il fallo del difensore del Torino. Piccinini non si è convinto subito, ha impiegato almeno 5 minuti poi si è piegato con la buffonata dell'annuncio che non si sente e senza nemmeno indicare il dischetto. Tant'è Cataldi al 103' è stato freddo, ha segnato il 3-3 ma la gioia è stata contenuta fin troppo seppure sarebbe stata giustificata dall'aver evitato una sconfitta immeritata. Il 3-3 finale forse ha salvato la panchina di Baroni e di sicuro ha regalato poche certezze alla Lazio. La classifica resta anonima, l'avvio di stagione sofferto anche per colpa dei troppi infortuni, la sensazione che col modulo col doppio attaccante si segni di più ma la difesa resti troppo vulnerabile. Manca equilibro a meno che gli attaccanti non si sacrifichino in fase difensiva e non sempre accade. Per fortuna ora c'è la sosta per capire quale sia la formula migliore, recuperare i giocatori migliori e scegliere uno spartito: sono giorni di riflessione per Sarri e la Lazio.
CONTINUA A LEGGERE
6
0
0
Guarda anche
Sky Sport 24

Lazio-Torino 3-3: video, gol e highlights
Libero Quotidiano
