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“Dimissioni non imminenti”. Cosa filtra dal Gemelli sul ritorno a casa di Papa Francesco
Ieri 14-03-25, 20:59
«Il recupero è lento, ci vuole tempo affinché il Papa possa recuperare». Sono questi gli ultimi aggiornamenti dalla sala stampa della Santa Sede, che stasera ha informato che non sarebbe stato diramato il bollettino medico, e che «presumibilmente sarà diffuso domani». Ma vista «la situazione stabile del quadro clinico», i medici di concerto con il Vaticano hanno deciso che gli stessi bollettini saranno diradati. Da domani anche la sala stampa della Santa Sede ridurrà le comunicazioni con i giornalisti. Non ci sarà l'aggiornamento di prima mattina, sulla notte appena trascorsa da Papa Francesco, e nemmeno quello di metà giornata. Sarà previsto un solo aggiornamento nel tardo pomeriggio, o con il bollettino o con semplici aggiornamenti. Questo ovviamente fermo restando l'assenza di novità sostanziali da fornire. Una cosa è certa: le dimissioni dall'ospedale Gemelli per Bergoglio, ricoverato da un mese, «non sono imminenti». I medici decideranno anche su un possibile secondo briefing stampa. Le infezioni polmonari di Papa Francesco stanno pian piano regredendo, nonostante il quadro clinico resti complesso. Durante il giorno il Pontefice prosegue le terapie farmacologiche, e la fisioterapia motoria attiva per mantenere il tono muscolare oltre alla fisioterapia respiratoria che mira a prevenire, curare e stabilizzare le disfunzioni respiratorie. L'obiettivo, è quello di arrivare a ridurre sempre più l'ausilio dell'ossigeno. Ossigenazione che al momento ovviamente continua in modo alternato, ossia ad alti flussi durante il giorno (cannule nasali) e ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno, maschera che gli copre il naso e la bocca. Stamani, nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin ha presieduto una messa, alla presenza del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, per la salute di Papa Francesco. «Ci riuniamo in preghiera questa mattina per l'intenzione della salute del Santo Padre perchè possa ristabilirsi e ritornare presto tra di noi», ha detto Parolin che ha sottolineato come la «preghiera si fa ancora più intensa e più viva». «E in che cosa consiste principalmente questa preghiera? Non si tratta tanto di formulare una richiesta perchè Dio sa ciò di cui abbiamo bisogno. Quindi non dovremmo essere preoccupati di presentargli le nostre necessità e i nostri bisogni, ma in primo luogo di metterci in ascolto del Signore. Il miglior modo è quindi offrirgli il nostro cuore aperto e attento alla sua Parola ed è questa la chiave che apre il cuore del Signore, l'ascolto cordiale della sua Parola». Parolin ha infine invitato a continuare a pregare «personalmente» per il Pontefice.
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