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“Disastro unico”. La Russa incalza Spalletti e Gravina sulle dimissioni
01-07-2024, 17:05
«La definizione giusta è la seguente: un disastro unico. La sensazione avvertita non è né rabbia né semplice delusione e il motivo è molto semplice, sapevo che la nazionale svizzera sarebbe stata una rivale difficile da affrontare, ma pensavo che la Nazionale sarebbe stata in grado di stare in partita e di combattere. E invece ho come constatato una resa prima ancora di cominciare». Ignazio La Russa torna così sulla debacle azzurra agli Europei e, intervistato dal Giornale, premette «non voglio mettermi il cappello di commissario tecnico, e per questo motivo non discuto di scelte tecniche o tattiche» per poi addebitare «un deficit di testa e di condizione fisica degli azzurri. E, intendiamoci subito, non voglio partecipare al processo nei confronti del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, o di Luciano Spalletti ct, anche perché mi metto nei panni del numero uno della Figc: l'anno scorso è rimasto senza commissario tecnico in piena estate e si è ritrovato libero il tecnico del Napoli che aveva appena vinto lo scudetto. Era la scelta migliore da fare. Forse la Federazione avrebbe potuto e dovuto mettere qualche paletto in più». Il presidente del Senato si chiama fuori dalla «gara» di richieste di dimissioni piovute sui vertici della Nazionale, per osservare che «avrebbero dovuto fare meglio tutti, presidente, commissario tecnico e giocatori. Non mi aspetto nessuna dimissione dopo Euro2024 ma avrei preso tempo per una riflessione più accurata e non deciso dopo meno di 24 ore». «Ripeto la mia idea di fondo, c'era il tempo per fare una riflessione meno superficiale senza farsi condizionare da eventuali intrecci politici. Anzi, per quel che mi riguarda la politica è bene che rimanga fuori da questa contesa. Ci sono due strade: confermare tutto come se non fosse accaduto nulla oppure procedere come si fece con la Corea», suggerisce La Russa che fa riferimento alle parole di Gravina per osservare: «Devo premettere che ho stima del presidente Gravina ma non condivido il passaggio su Mbappè. Non mi pare che l'Austria abbia Mbappè, ho visto la prima parte della partita della Slovacchia e non mi pare che neanche loro avessero Mbappè. Secondo me è ingeneroso sostenere che abbiamo un organico molto debole. Ritengo che fossero frustrati, magari qualcuno ha giocato in un ruolo che non sentiva suo, prima a 4 poi a 3 poi a 4 e mezzo. Mi chiedo: ma al posto di Di Lorenzo non poteva essere utilizzato Bellanova? Giustifico gli errori perché è troppo facile giudicare col senno di poi. Forse c'era di meglio rispetto a Di Lorenzo».
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