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“Minaccia globale per uomo e ambiente e conseguenze catastrofiche”. Ansia degli scienziati
Ieri 14-12-24, 14:42
Un gruppo di 38 esperti di livello mondiale, tra cui due premi Nobel e il pioniere della biologia sintetica Craig Venter, ha lanciato un appello per interrompere gli studi sui cosiddetti "batteri specchio", organismi artificiali che sarebbero costruiti utilizzando molecole speculari rispetto a quelle naturali. La preoccupazione nasce dalla possibilità che questi organismi rappresentino una seria minaccia per la salute globale e per l'ambiente. I ricercatori - riferisce Il Giornale - hanno già prodotto amminoacidi e biomolecole speculari, ma l'idea di andare oltre e creare organismi viventi suscita timori profondi. Secondo uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Science e accompagnato da un dettagliato rapporto di 300 pagine, questi organismi, se creati, potrebbero sfuggire al controllo e contaminare ecosistemi interi, infettando animali, piante ed esseri umani. Ruslan Medzhitov, immunologo della Yale University e uno degli autori dell'appello, sottolinea la gravità del problema: “I rischi sono difficili da sottovalutare. Se batteri specchio riuscissero a propagarsi attraverso specie viventi, molti ambienti del pianeta potrebbero subire contaminazioni irreversibili. Qualsiasi contatto con questi organismi potrebbe risultare letale”. Jack Szostak, Nobel per la Chimica nel 2019 e coautore del rapporto, aggiunge un monito preoccupante: “Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche e peggiori di qualsiasi crisi affrontata finora”. In realtà non tutti concordano con queste posizioni. Alcuni esperti ritengono che il pericolo sia sovrastimato e mettono in guardia contro eventuali divieti generalizzati che potrebbero frenare importanti scoperte scientifiche in altri ambiti. Le biomolecole essenziali per la vita, come spiegato nello studio, esistono in due forme speculari, simili a una mano destra e una sinistra. La creazione di batteri completamente speculari potrebbe però renderli immuni ai predatori naturali e al sistema immunitario degli esseri viventi, facilitandone una proliferazione incontrollata. Anche gli autori dell'appello riconoscono che queste tecnologie sono ancora lontane dalla piena realizzazione: potrebbero volerci almeno dieci anni prima che tali organismi diventino una possibilità concreta. Tuttavia, con il supporto dell'intelligenza artificiale, i progressi potrebbero accelerare più rapidamente del previsto. Per questo motivo, gli scienziati firmatari chiedono uno stop immediato alle ricerche, invitando le agenzie di finanziamento a sospendere qualsiasi sostegno a questi progetti. Secondo loro, il potenziale rischio supera di gran lunga i possibili benefici. La comunità scientifica rimane divisa, ma il dibattito è destinato a intensificarsi nei prossimi anni.
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