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“Non condivido affatto la sentenza”. Piantedosi e il caso Diciotti: cosa non tollero dei giudici
10-03-2025, 09:28
«Le sentenze giudiziarie si rispettano e si eseguono ma si possono commentare. Non la condivido affatto, conoscendo nella profondità quel caso». Si esprime così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in un'intervista al Foglio, riguardo alla sentenza della Cassazione sul caso Diciotti. Il titolare del Viminale si esprime poi sul nuovo scontro aperto con la magistratura proprio a causa di questa sentenza della Cassazione: «Dire che la magistratura è politicizzata è sbagliato. A volte, certo, ci sono decisioni criticabili. Penso alla Diciotti. Però non tollero i giudici che non fanno mistero di adottare delle decisioni per visioni politiche e non giuridiche. Giudici che prima di esprimersi nelle aule lo hanno fatto in convegni o in trasmissioni televisive. Questo no. Ho comunque profonda fiducia nella magistratura italiana che ritengo fra le migliori al mondo. In generale la giustizia è fallibile in quanto umana: ecco perché ci sono tre gradi di giudizio». Piantedosi, sempre restando in tema migranti, si sofferma sul caso Albania: «Siamo stati la testa d'ariete. Ovviamente abbiamo costruito i due centri affinché non fossero dei santuari, non c'è dubbio. Qualche trattenimento è stato approvato. Ora aspettiamo la decisione della Corte di giustizia europea, 14 paesi, compresa la Francia, si sono schierati dalla nostra parte sui paesi sicuri. E anche la Commissione ha cambiato idea». Sulla possibilità di replicare il modello Albania in un paese limitrofo tipo la Serbia, Piantedosi osserva: «Non è nei piani del governo, ma gli hub regionali nei paesi terzi sono un modello che in Europa piace». Con buona pace della sinistra criticona.
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