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“Se Hamas ti loda, si spiega tutto”. Crisi tra Israele e Macron: la lettera e la bufera
Oggi 27-08-25, 09:06
Il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu in cui ha avvertito che il piano di Israele di rioccupare Gaza City, di sfollare forzatamente i palestinesi e di costringerli alla fame non porterà mai alla vittoria di Israele. Queste azioni non faranno altro che aggravare l'isolamento di Israele, ha aggiunto, rafforzando coloro che usano l'occupazione "come pretesto per l'antisemitismo" e mettendo in pericolo le comunità ebraiche in tutto il mondo. "La Francia non può rassegnarsi a vedere un amico come Israele sprofondare in una spirale di violenza contraria alla sua storia, alle sue origini e alla sua essenza democratica, voltando le spalle all'opportunità che la storia offre oggi", ha scritto Macron, aggiungendo di respingere categoricamente le accuse di inefficacia nella lotta contro l'antisemitismo e sostenendo che l'antisemitismo non dovrebbe essere utilizzato come strumento politico e che "non può giustificare Israele per le politiche che sta conducendo oggi a Gaza e nei Territori palestinesi”. Intanto prosegue lo scontro a distanza tra Parigi e Tel Aviv. Durante la visita diplomatica negli Stati Uniti, dove nel pomeriggio incontrerà il segretario di Stato Marco Rubio, il ministro degli Esteri Gideon Saar è stato intervistato dal Wall Street Journal. Al quotidiano statunitense, Saar ha commentato in maniera dura la volontà di diversi Paesi del mondo, tra cui la Francia, di riconoscere lo Stato palestinese. Saar, rivolgendosi direttamente al presidente francese ha dichiarato: "Quando Hamas ti loda, come ha fatto con Macron, si spiega tutto". Nell'intervista, il ministro israeliano si è lamentato del fatto che numerosi governi di sinistra in tutto il mondo sono giunti alla conclusione che uno Stato palestinese dovrebbe essere riconosciuto dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023.
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