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“Ti ammazzo, ti massacro”. Paladina delle donne indagata per stalking, gli sms choc all'ex marito
Oggi 30-09-25, 14:43
Da paladina dei diritti delle donne ad indagata per stalking sul suo ex compagno, un regista. È questa la triste parabola di Domitilla Shaula Di Pietro, 40enne scrittrice e sceneggiatrice nota al grande pubblico soprattutto per aver realizzato libri e manifesti contro la violenza di genere. Ora, però, è lei che dovrà difendersi da pesanti accuse. Il suo nome è finito in un fascicolo aperto dalla Procura di Tivoli. Il pm Roberto Bulgarini Nomi ha chiuso le indagini e si avvia a chiedere il rinvio a giudizio per la Di Pietro per il reato di atti persecutori. La love story tra Domitilla ed il fidanzato, iniziata nel 2023, sembrava di quelle solide. Ma la vita riserva sempre sorprese, troppo spesso brutte. Il rapporto con il trascorrere del tempo si deteriora. I sentimenti e l'affetto sembrano scomparire. Purtroppo capita a non poche persone. In questo rapporto, come riporta la pagina romana del Corriere della Sera, lui si sente soffocato perché la moglie lo isolerebbe, impedendogli persino di vedere gli amici. Una situazione insostenibile. E così lui prende una decisione drastica: lasciare la compagna e ricominciare un'altra vita. Lei, secondo la procura, non è dello stesso parere. Di terminare quella storia proprio non ne vuole sapere. Gli chiede di tentare di riallacciare il rapporto. Ma è tutto inutile. Quando capisce che il regista non intende ritornare sui suoi passi, secondo l'accusa si trasforma in sostanza in una stalker. Tanto che sarebbe arrivata a minacciare il compagno, come testimonia un sms: “Io ti massacro, vado in galera ma ti giuro che ti distruggo... ho mille profili e amici hacker, ti faccio un puttanaio... ti ammazzo...”. Parole inequivocabili, secondo il pm. La ricostruzione della procura, che si basa anche sulle dichiarazioni dell'uomo, racconta che la Di Pietro avrebbe anche danneggiato una libreria della casa di lui. Poi gli avrebbe sputato in faccia due volte, arrivando persino a strattonarlo. Il regista non cambia idea. Lei non si sarebbe arresa. Anzi, avrebbe promesso vendetta. ”Te la farò pagare”, scrive la Di Pietro in un messaggio. L'incubo per il regista ha avuto inizio. E purtroppo non si tratterebbe di una storia cinematografica ma della cruda realtà. Ci sono chiamate e messaggi vocali minacciosi. L'uomo prova a bloccarla, anche sui social. La Di Pietro, secondo l'accusa, continua nella sua condotta creando profili fake. Inoltre avrebbe fatto telefonate all'ex con numeri sempre diversi. “Tali comportamenti sarebbero stati posti in essere proprio da una donna che pubblicamente si è presentata come paladina dei diritti delle donne. È una vicenda destabilizzante”, ha osservato l'avvocato del regista, Andrea Busà. Di diverso avviso Claudio Urciuoli, avvocato che difende la Di Pietro. Il legale replica alle accuse della procura spiegando che “la vicenda nasce dalla querela dell'ex fidanzato che racconta la sua versione dei fatti. Può essere smentita o riportata nell'alveo di una relazione tossica da entrambe le parti. Ci difenderemo”.
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