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Le case popolari crollano: le prime 29 famiglie a Dragoncello a fine mese
13-11-2025, 09:11
Trenta giorni per chiudere dentro una valigia le cose di una vita e lasciarsi dietro le spalle la porta di casa, senza sapere se e quando ci si potrà rientrare e con la paura che, nel frattempo, qualcun altro la occupi abusivamente. Hanno avuto l'effetto di una doccia gelata le lettere che il Comune ha fatto recapitare il 30 ottobre scorso agli inquilini del lotto «G» delle case popolari di Ostia Ponente, un complesso da sette lotti e decine di palazzine di proprietà della Moreno Estate srl, riconducibile alla galassia Armellini, tra lungomare Duca degli Abruzzi, via Marino Fasan, via Antonio Forni e via del Sommergibile. Siamo a due passi dal Porto turistico, in quello che le forze dell'ordine chiamano «il quadrilatero dello spaccio» intorno a piazza Gasparri e storico fortino del clan Spada, dove si susseguono arresti e sequestri di droga e dove le famiglie per bene sono costrette a una strettissima convivenza con altre non così tranquille. Ma oggi, per gli abitanti, l'emergenza è tutt'altra e lo testimoniano le dozzine di striscioni di protesta affissi sui balconi fatiscenti. Oggi temono di perdere per sempre la loro casa, perché il Comune sta intimando il rilascio degli appartamenti delle prime due palazzine, 29 alloggi su 108 del lotto G (quello tra il lungomare, via Picchio, via delle Ancore e via Avegno) dove con diversi sopralluoghi fatti sia dai tecnici della proprietà che da quelli comunali sono state riscontrate condizioni strutturali pessime e persino il rischio di crolli. Gli edifici, scrive il dipartimento Patrimonio, «necessitano di urgenti interventi di manutenzione che impongono la liberazione degli immobili stessi». In realtà bisognerà capire se potranno essere salvati o se l'unica strada sarà la demolizione e ricostruzione. Per questo «si dispone il rilascio tramite consegna spontanea (...) entro e non oltre 30 giorni dalla data di ricezione della presente nota», quindi a fine mese, altrimenti si prospetta l'intervento della forza pubblica e la perdita del diritto alla casa. Già che c'era, il Campidoglio ha contestato pure morosità sui canoni di locazione anche per migliaia di euro. Tempi per il rientro? La lettera non ne fa cenno, ma niente paura: Roma Capitale è pronta a offrire un tetto sopra la testa agli inquilini che se ne andranno: sono a disposizione le case ex Inps comprate a Dragoncello (più o meno la stessa zona di quelle offerte agli inquilini dei palazzi evacuati dopo il crollo della Torre dei Conti) e quattro famiglie hanno ritirato le chiavi, a quanto pare più per paura di essere sgomberate che per la reale volontà di andarsene. Tant'è che nessuno si sarebbe ancora trasferito. Il quartiere, intanto, si prepara ad alzare le barricate.
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Il Resto del Carlino
