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"Le minuzie? Non esistono". Garofano all'attacco: è guerra di consulenze
03-07-2025, 15:37
La consulenza tecnica della procura di Pavia che attribuisce l'impronta palmare 33 trovata sulle scale che portano al seminterrato della villetta della famiglia Poggi ad Andrea Sempio "è errata". Sono le conclusioni dei consulenti della difesa del 37enne amico del fratello della vittima, indagato nella nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi. "Il metodo seguito non è stato rispettoso dei protocolli che riguardano gli esami delle impronte papillari e non ha seguito le regole imposte da quel settore scientifico", dice all'Adnkronos l'ex generale del Ris oggi consulente della difesa di Sempio, Luciano Garofano. "La regola - spiega - vuole che le minuzie siano preliminarmente individuate con obiettività e poi fotografate" e invece nella consulenza tecnica degli esperti incaricati dalla procura Giampaolo Iuliano e Nicola Caprioli le 15 minuzie attribuite all'indagato "non sono documentate". Gran parte di quelle minuzie, per i consulenti della difesa di Sempio (oltre a Garofano, il dattiloscopista Luigi Bisogno) in realtà "non esistono" e "non c'è assolutamente corrispondenza" con l'impronta del 37enne indagato. La consulenza della procura paga - secondo l'ex generale del Ris - "un probabile errore di orientamento di quell'impronta, noi presumiamo dovuto all'uso di un software automatico. Crediamo inoltre che alcune delle minuzie individuate da quei consulenti provengano dalla texture della parete e non appartengano all'impronta 33".
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