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"Le vere ingerenze", Meloni fa impazzire la sinistra. E Musk twitta su Soros
Ieri 09-01-25, 17:51
Due ore e mezza di conferenza stampa, con una buona porzione del tempo a disposizione dei cronisti occupata da un nome solo, quello di Elon Musk. Tanti gli argomenti affrontati dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel tradizionale appuntamento organizzato dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare, ma un tema su tutti però sembra aver prevalso: quello della (smentita) intesa del governo italiano con SpaceX, per l'uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Dopo la secca smentita di Palazzo Chigi, nei giorni scorsi, della firma di un accordo, Meloni ha risposto alle numerose domande assicurando innazitutto che valuta unicamente "l'interesse nazionale" e che non ha "mai parlato personalmente con Musk di queste vicende". Insomma, "nessuna lettera scarlatta" nei confronti di Musk, "è un tema di sicurezza nazionale e come tale va trattato. Si tratta di interlocuzioni che rientrano nella normalità per un governo, abbiamo decine di aziende che si propongono, dopodichè - ha osservato la premier - si fa una istruttoria e si decide". Poi ha aggiunto: "Non capisco le accuse che sono state rivolte, neanche io ho le idee chiare, perché si tratta di mettere in sicurezza alcune comunicazioni sensibili e delicate parlando col soggetto tecnologicamente più avanzato in questo campo e senza alternative pubbliche. E dovremo parlare del fatto che in Italia e in Europa non si sia arrivati in tempo su questi temi, per cui l'alternativa è non avere una protezione. Si tratta di scegliere una soluzione tra due scenari, nessuno dei quali è quello ottimale". La premier ha poi assicurato che Musk "non è un pericolo per la democrazia", sostenendo invece che ci sono state "ingerenze" in altri casi, ovvero quando "«persone facoltose usano le risorse per condizionare scelte ed esponenti politici, come è stato con Soros. Il problema - ha continuato Meloni in riferimento al finanziere e banchiere ungherese naturalizzato statunitense George Soros - è quindi che Musk è influente o ricco o che non è di sinistra? L'ingerenza su una sovranità di un Paese si ha quando si condizionano le scelte politiche" utilizzando risorse finanziarie e "io non prendo soldi da Elon Musk...". Ad ogni modo "Musk è una persona nota e facoltosa che esprime le sue posizioni e quando si parla di pericolo di ingerenze devo segnalare che non è il primo tra persone note o facoltose che esprimono opinioni, anche contro di me. Non mi ricordo che qualcuno si sia scandalizzato". E ancora: "Nessuno ha fatto o fa una campagna antisemita su Soros, ma si potrà giudicare quello che fa? Lo considero molto più ingerente di Musk. Quella è una ingerenza seria", ha poi sottolineato il presidente del Consiglio. Le dichiarazioni rimbalzano sui siti internazionali e sui social. Con lo stesso Musk che rilancia un titolo sulle parile della premier: "Musk non è un pericolo per la democrazia, Soros lo è". "E Soros viene sconfitto", è il commento dell'imprenditore di Tesla e Space X.
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