s

L'importanza di chiamarsi Mohammed
Oggi 02-09-25, 07:51
Sta a vedere che eravamo tutti illusi di conoscere la nostra bella Italia. Io per primo che sono un provinciale e che ancora mi fa effetto incontrare, magari a Fiumicino, l'allenatore della Nazionale di calcio. E che ho sempre pensato che in questo Paese ci fossero delle figure inossidabili, che noi immaginiamo nei gangli del potere o nel mondo della cultura e dell'impresa. L'Italia degli Agnelli e Berlusconi, l'Italia di Armani e Valentino, di Sofia Loren e Sabrina Ferilli. E l'Italia di Pippo Baudo e Carlo Conti. E invece grazie a Pd, M5S e Avs abbiamo scoperto all'improvviso che in questo benedetto Paese senza tale Mohammed Hannoun, l'uomo più vicino ad Hamas che viva tra noi, non si combinava più nulla. Dalla nave Flotilla a convegni, associazioni, missioni internazionali, finanziamenti pubblici, privati, diretti o traversi, con testimonial direttamente dal Parlamento, leader politici in ginocchio e in silenzio davanti a lui. Insomma altro che Mike, c'era l'Italia dei Mustafa. E noi poveri cristi nemmeno lo sapevamo.
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0