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L'internazionale giudiziaria delle sinistre
Ieri 01-04-25, 06:00
Marine Le Pen in Francia come Donald Trump in America, e come prima di loro, ahinoi, Silvio Berlusconi, reso da parte della magistratura e dei suoi danti causa politici di sinistra tristemente apripista di quella che sembra sempre più costituirsi come un'internazionale giudiziaria con lo scopo di arginare la volontà popolare che assume scorretta. L'Italia della falange sinistra giudiziaria-mediatica e dunque politica ha fatto scuola nel mondo, pare. I magistrati che in Francia oggi sindacano l'eleggibilità dei leader politici, e si candidano a decretare la fine di carriere che dovrebbero nascere e morire invece nelle urne sono la copia di quelli che in America hanno rivitalizzato Donald Trump che, solo un anno prima delle presidenziali che avrebbe poi stravinto, era un politico finito: Biden aveva pareggiato a sorpresa le elezioni di midterm, il movimento Maga con i suoi candidati era andato maluccio, e l'unica repubblicana stella emergente sembrava Ron DeSantis, unico vincitore, peraltro non Maga, in Florida. Iniziative giudiziarie dal sapore persecutorio e politico hanno però issato di nuovo the Donald al centro della scena. Che egli non ha più mollato. Risultato: Trump è tornato trionfalmente alla Casa Bianca, in una clamorosa eterogenesi dei fini della sinistra politico-mediatico-giudiziaria. Oggi su Marine Le Pen, per un problema che potremmo definire meramente contabile, vista l'accusa anche risibile sotto il profilo quantitativo che le si muove, si abbatte una scure giudiziaria che già dopo il solo primo grado le impedirebbe di correre per l'Eliseo del dopo Macron, corsa in cui lei peraltro appare da ogni sondaggio super favorita. Da noi per decenni, prima di entrambi, l'assedio a Silvio Berlusconi, vittima di un florilegio di iniziative giudiziarie risibili ma paralizzanti e volte a screditarne immagine e consenso elettorale, che lo volevano trasformare da leader e premier d'attacco a imputato costretto alla difensiva, per poi renderlo incandidabile con una condanna tragicomica dal punto di vista giuridico (condanna per il presunto mandante e non per l'inevitabile esecutore) che peraltro lo stesso giudice relatore del collegio di Cassazione definì in una confessione registrata e poi pubblicata da Quarta Repubblica «una porcata politica», grazie alla quale Berlusconi venne addirittura estromesso dal Senato a mezzo di un voto palese in violazione della norma che ne esige uno segreto quando si vota sul destino di un parlamentare . Un'internazionale giudiziaria, insomma, tutta di sinistra, ritiene possibile e doveroso decidere l'eleggibilità di leader che si candidano a esercitare il potere legislativo, e rovesciare il corso dei fatti e della storia occidentale altrimenti deciso dal popolo, in nome del quale peraltro i magistrati dovrebbero esercitare il loto potere. </CF>[RIPROD-RISER]<MDs><CF1>
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Il Tempo
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