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Luci sul Lavoro 2025. Sviluppo Lavoro Italia porta il Paese nella Union of Skills europea
Oggi 04-07-25, 14:58
Nel cuore della Fortezza poliziana di Montepulciano, si è svolto oggi l'incontro “Competenze in movimento. L'Italia nella Union of Skills per la competitività europea. Basic skills, micro-credenziali e talent attraction: l'Italia nella nuova economia delle competenze UE”, a cura di Sviluppo Lavoro Italia, l'ente in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell'ambito della manifestazione Luci sul Lavoro 2025. L'evento ha rappresentato un importante momento di confronto sulle sfide e le opportunità legate all'iniziativa “Union of Skills”, presentata dalla Commissione europea il 5 marzo 2025 come primo atto strategico del nuovo mandato. Una visione che sposta l'asse della competitività continentale: non più soltanto su capitale e tecnologia, ma soprattutto sulla capacità degli Stati membri di generare, attrarre e far circolare competenze. Per Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: "È necessario comprendere quanto sia fondamentale favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro. I dati ISTAT sull'occupazione sono confortanti e ci indicano che oggi abbiamo l'opportunità di creare sinergie e dare risposte importanti. Ci troviamo di fronte a nuove figure professionali che stanno entrando nel mercato del lavoro, ed è essenziale individuare strumenti innovativi per garantire che l'Italia resti competitiva. L'intelligenza artificiale rappresenta un'opportunità che va gestita con intelligenza e responsabilità. La sfida della formazione sarà cruciale per affrontare con successo i cambiamenti dei prossimi anni". Secondo Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia: “Il mercato del lavoro europeo e italiano, fortemente in crescita soprattutto nel nostro Paese, è minacciato da carenze di competenze e manodopera, invecchiamento demografico, disuguaglianze di genere nelle STEM e scarsa attrattività per i talenti internazionali, fattori che ne riducono competitività e sostenibilità. Per rispondere a queste sfide, la Commissione europea ha presentato nel 2025 l'“Union of Skills”, al fine di garantire pari accesso a istruzione e lavoro di qualità, sostenere la competitività delle imprese con competenze adeguate alla transizione digitale e verde, rendere trasparenti e riconosciute le qualifiche in tutta l'UE e attrarre e trattenere talenti. Il capitale umano costituisce da sempre la risorsa strategica su cui costruire il futuro di un Paese. Investire nello sviluppo del capitale umano significa oggi dotare persone e organizzazioni degli strumenti necessari per comprendere, governare e orientare il cambiamento, anziché subirlo”. In questo scenario, il capitale umano diventa strategico: occorre investire nello sviluppo di competenze tecniche, trasversali e umane per governare i cambiamenti. Il convegno si è posto l'obiettivo di riflettere, con imprese e istituzioni, sui fabbisogni emergenti e sulle azioni che già nel 2025 possono rafforzare l'“Economia Europea delle competenze”.
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