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L'Università della Tuscia si conferma una realtà in piena evoluzione
Oggi 26-06-25, 13:56
L'Università della Tuscia si conferma tra le realtà più dinamiche e in crescita del sistema universitario italiano, con risultati solidi sia a livello nazionale che internazionale. I recenti dati del Ministero dell'Università e della Ricerca relativi alla programmazione triennale 2025, insieme al nuovo ingresso nel QS World University Rankings 2025, testimoniano un Ateneo in piena evoluzione. A fare il punto è il Rettore Stefano Ubertini. Rettore, partiamo dai dati nazionali: il MUR riconosce a Unitus miglioramenti evidenti su più fronti. “Sì, i numeri sono chiari. Abbiamo fatto un balzo in avanti su tutti gli indicatori principali: la percentuale di studenti che superano il primo anno con almeno 40 CFU è cresciuta dal 37,6 % al 41 %, con un guadagno di cinque posizioni. Ma soprattutto è cresciuta la coerenza del corpo docente con i corsi di studio: oggi il 95,6 % dei docenti appartiene ai settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti, che ci porta all'11° posto in Italia.” Tra gli studenti cresce anche la soddisfazione. “Il 92,9 % dei nostri laureati si dichiara soddisfatto del percorso svolto: siamo all'ottavo posto nazionale. È la dimostrazione che la nostra attenzione agli studenti è concreta e produce risultati.” E sulla ricerca, l'Ateneo è ormai un punto di riferimento. “Anche questo anno ci confermiamo la prima università generalista per la quota di entrate da progetti di ricerca e trasferimento tecnologico, solo i due politecnici di Milano e Torino fanno meglio. Ben il 25,5 % delle nostre risorse, contro una media nazionale che è sotto il 6 %. È un segnale di autonomia, di competitività e di apertura all'innovazione.” Veniamo ora al ranking QS 2025. Un ingresso importante… o meglio, una conferma. “Esatto: è il quarto anno consecutivo che l'Università della Tuscia è presente nel QS World University Rankings, e ogni anno abbiamo migliorato la nostra posizione. Quest'anno entriamo nella fascia 851–900, ma i veri numeri significativi sono quelli relativi agli indicatori.” Quali sono i punti di forza più evidenti secondo QS? “Il nostro risultato più importante riguarda l'indicatore ‘Citations per Faculty': siamo al 234° posto al mondo e quinti in Italia tra le 43 università classificate. È un riconoscimento all'impatto scientifico della nostra produzione. Abbiamo ottenuto ottimi risultati anche nel ‘Graduate Employment Rate', che misura l'occupazione dei laureati, dove superiamo la media globale, e nel rapporto docenti/studenti, che resta tra i migliori in Italia". E anche sull'internazionalizzazione non mancano i segnali positivi. "Sì, siamo tra i primi sei atenei italiani per l'indicatore ‘International Student Diversity', che misura sia la percentuale di studenti internazionali iscritti sia la varietà delle loro provenienze. In pochi anni siamo diventati uno degli atenei più internazionali del paese ed è un riconoscimento importante della nostra capacità di attrarre talenti da tutto il mondo.” Cosa significa per un ateneo delle dimensioni della Tuscia essere in QS? “Personalmente non sono un fan dei ranking internazionali: spesso penalizzano sistemi pubblici come il nostro. Ma se si leggono i numeri con attenzione, emergono dati importanti. Nel mondo ci sono oltre 20.000 università, QS ne valuta meno di 6.000 e solo circa 1.500 entrano nel ranking: ciò significa che siamo nel top 5 % globale. Per una realtà come la nostra, piccola ma fortemente competitiva, è un motivo di legittimo orgoglio.” E nonostante i recenti eventi, l'Ateneo mostra una tenuta notevole. “L'incendio che ha colpito il polo di Agraria è stato un duro colpo. Stiamo lavorando a stretto contatto con le istituzioni per ricostruire e recuperare i laboratori andati distrutti. Voglio anche rassicurare studenti e famiglie: l'Università della Tuscia è più viva che mai, le lezioni riprenderanno regolarmente dopo l'estate e l'offerta formativa, innovativa e rinnovata prima dell'incendio, non subirà alcuna limitazione. La reazione della comunità accademica è stata esemplare e questi risultati sono anche il frutto di quella compattezza, di quella determinazione a non fermarsi. È in momenti come questi che si misura il vero valore di un Ateneo.” In sintesi, come definirebbe oggi l'Università della Tuscia? “Un Ateneo che coniuga radicamento territoriale e ambizione internazionale. I dati del MUR e del QS raccontano la stessa storia: quella di un'università solida, innovativa e sempre più riconosciuta nel mondo. Dobbiamo continuare a crescere, ma oggi possiamo dire con forza che Unitus è competitiva su scala globale, capace di unire qualità scientifica, attenzione agli studenti e visione strategica.”
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