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Måneskin pronti a tornare insieme. Crollo dei guadagni e milioni di euro bruciati
Oggi 22-08-25, 14:00
Gli annunci roboanti di un tempo, quelli in cui il rock smaltato dei Måneskin risaltava fino a spettinare capelli di folle in trepidazione, hanno lasciato il posto a indiscrezioni amare e versioni parziali dei fatti. Dopo un lungo periodo di stop e voci di dissapori, la band sbocciata a X Factor potrebbe riunirsi e tornare a calcare i palchi più ambiti del mondo. Anche se non si sa ancora bene in che formazione e per quale motivo. Si parla dell'ultimo trimestre del 2025 o, più verosimilmente, di un tour nel 2026. Complicità ritrovata? Consapevolezza acquisita? No. A dire il vero, pare che dietro alla possibilità di superare incomprensioni ed esigenze personali ci siano le tasche dei quattro artisti, non più rimpinguate dal successo che solo la loro collaborazione poteva garantire. La separazione di Damiano David, Victoria De Angelis, Ethan Torchio e Thomas Raggi, in altre parole, avrebbe fatto parecchio male ai conti delle giovani promesse fino a convincerle della bontà di un ritorno. Se nel 2023, quando il gruppo ancora «incendiava» festival e kermesse di ogni genere, la Maneskin Empire srl aveva scalato la classifica della musica italiana fino a raggiungere il primo posto grazie a un fatturato di 18,663 milioni di euro, nel 2024 gli affari si sono quasi polverizzati, con incassi di 8,5 milioni di euro. Per chi non parla in maniera abile il linguaggio della matematica o non ha voglia di prendere la calcolatrice, significa che sono stati persi più di 10 milioni di euro di ricavi in un solo anno. Il taglio alle spese per i servizi è servito a poco: la società ha chiuso con un utile di 423.507 euro, vale a dire un terzo del guadagno di 1,419 milioni di euro incassato l'anno precedente. A rivelarlo è Alessandro De Angelis, amministratore unico della società della band e padre di Victoria, la bassista. Più che «fuori di testa», come hanno cantato con convinzione fino alla rottura, dunque, i Måneskin sarebbero al verde. Secondo il manager-papà, la radice del problema affonderebbe nel temporaneo ritiro della band. «Nel corso dell'esercizio 2024 – ha scritto nella relazione di bilancio - l'andamento dell'attività e la riduzione del volume di affari è stato legato alla ridotta attività live e delle rappresentazioni dal vivo». Tesi credibile, certo, se si considera che il gruppo è passato dal rumore dei sold-out al silenzio della scissione, ma non del tutto soddisfacente. Il dato che pesa di più, infatti, riguarda le carriere, mai decollate, dei due artisti che hanno intrapreso percorsi in solitaria: il frontman Damiano e la deejay Victoria. Contro ogni aspettativa, il cantante dalla voce potente e lo sguardo profondo è stato stracciato dalla 25enne dalla silhouette invidiabile e la grinta travolgente. La Davic srl della bassista, infatti, ha fatturato nel 2024 già 1.842.997 euro, ottenendo un utile di 167.120 euro. La società da solista di Damiano, la Humans 23 srl, si è arrestata a 1.205.763 di ricavi annuali. Un guadagno, quello portato a casa dal 26enne, che ha sfiorato appena 15.283 euro, dieci volte inferiore a quello dell'amica e collega. I diretti interessati, al momento, tengono le bocche cucite e non si sbilanciano sui futuri scenari. Come l'industria discografica insegna, però, non è difficile credere che la scelta di condividere di nuovo la scena sia legata a motivi di affari e non all'entusiasmo di una rinnovata connessione artistica e affettiva dei fantastici quattro. L'unico a scucire, in questo limbo di attese, anticipazioni e smentite, è stato Damiano David. «Dobbiamo essere tutti ben riposati. Credo che la prima cosa che facciamo debba essere qualcosa che sentiamo davvero dentro, e che non sembri affatto un lavoro. Questo è lo scenario ideale», ha detto in un'intervista a NME. Negli anni, «la nostra vita è stata caratterizzata da opportunità che si presentavano e da noi che cercavamo di coglierle tutte perché avevamo 18-20 anni, pieni di energia ed entusiasmo. Non mi pento di nulla. Sono solo arrivato a un punto in cui la mia energia e il mio entusiasmo erano diminuiti», ha ammesso poi, ponendo l'accento sul bisogno di riprendere in mano le redini della propria vita. «Stavo davvero affrontando la pressione, l'ansia, la stanchezza, e avevo bisogno di un nuovo inizio. Avevo bisogno di tornare a scrivere musica solo per il gusto di scriverla, e di lasciare che fosse come un gioco», ha aggiunto. Possibile che abbia riconquistato fame di scrivere la storia del rock con i vecchi compagni? O, come sostengono i più cinici, è solo questione di soldi?
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