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Mascherine Covid contraffatte: bufera su Conte e Speranza
25-09-2025, 12:43
Il castello di sabbia costruito intorno all'emergenza Covid sta crollando. Abusi, sprechi, silenzi e giochi di palazzo stanno ora venendo a galla. Durante una conferenza stampa indetta dai parlamentari di Fratelli d'Italia componenti della commissione bicamerale d'inchiesta sulla gestione della pandemia Covid è stata fatta chiarezza sulle responsabilità politiche del governo Conte II. «Abbiamo atti, documenti e dichiarazioni testimoniali che ci confermano che sono state importate in Italia, da parte della struttura per l'emergenza coronavirus, allora guidata da Domenico Arcuri, mascherine con marchio CE contraffatto, pericolose per la salute e pagate il triplo del prezzo medio dell'epoca. Ed è emerso che il governo Conte sapeva». Con queste parole Alice Buonguerrieri, capogruppo di FdI in commissione Covid, ha avanzato la prima denuncia contro l'operato del governo tecnico, mai votato dagli italiani, alla guida del Paese in uno dei momenti più delicati della storia recente. «Lo sdoganamento delle mascherine illegali provenienti da un consorzio di aziende cinesi- ha sottolineato- venne disposto con una lettera del 15 maggio 2020 a firma di Rinaldo Ventriglia, per conto di Arcuri. Tutto sulla base di verbali del Comitato tecnico scientifico, poi secretati. Alla faccia della trasparenza. Successivamente le procure di Roma e Gorizia ne disposero il sequestro, ma nonostante tutte le criticità vennero comunque distribuite». Insomma, ha aggiunto, «quelli che la sinistra chiamava eroi, medici e operatori sanitari, sono stati mandati a combattere il virus a mani nude». Da qui una prima domanda, alla quale Buonguerrieri si augura giunga una risposta da parte delle procure: «Quale incidenza hanno avuto queste mascherine pericolose per la diffusione del contagio e sull'elevato tasso di contagio e mortalità registrato proprio in ambito sanitario, anche alla luce della sentenza della Cassazione che ha introdotto il reato di epidemia per fatti omissivi?». A prendere parola è stato poi Lucio Malan, capogruppo in Senato di FdI, che ha ben spiegato come diversi farmaci risultati efficaci per la cura del Covid furono accantonati. «Già nel 2020- ha ricordatoricerche internazionali evidenziavano l'efficacia di soluzioni semplici e a basso costo, come lo iodopovidone, mentre diversi studi segnalavano effetti negativi del paracetamolo, ritenuto non solo inadatto per le terapie anti Covid ma addirittura dannoso. Eppure, il Comitato tecnico scientifico continuava a prescrivere paracetamolo e vigile attesa, insieme ad altri farmaci. Possibile che non conoscessero la letteratura scientifica disponibile a livello mondiale?». In chiusura della conferenza, Galeazzo Bignami, capogruppo di FdI alla Camera, ha denunciato «pressioni e reticenze» per ostacolare i lavori della Commissione, in continuità - ha detto - con l'ostruzionismo già visto nella fase istitutiva. E ha ricordato l'ammissione di ieri mattina fatta da Riccardo Fraccaro, allora sottosegretario alla presidenza del consiglio, dichiaratosi a conoscenza del giro delle 800 milioni di mascherine pericolose e pagate la modica cifra di 1 miliardo e 250 milioni di euro. «Hanno operato con omertà, Fraccaro venga in commissione e dica se Conte sapeva», ha concluso Bignami sottolineando come «il consumo di queste mascherine può aver determinato il decesso di tante persone che ritenevano di essere protette ed è ora che gli Italiani sappiano la verità». Sulle responsabilità penali, erariali e politiche FdI ha già depositato un'interrogazione parlamentare e prima o poi Conte e Speranza dovranno rispondere.
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