s

Matteo Zanotti Russo: “Se i social decidono cos'è tossico, allora siamo fritti”
Oggi 01-09-25, 12:50
Una donna incinta, in farmacia, lascia sul bancone una crema consigliata dal medico. “La app mi ha detto che è rossa,” sussurra. Il farmacista la guarda: “Io le ho detto che è sicura.” Lei scrolla la testa. E compra un prodotto da Instagram, con etichetta scritta in cirillico. “Più follower, più fango.” È il mantra silenzioso che attraversa l'intero libro di Matteo Zanotti Russo, esperto di sicurezza cosmetica e autore del volume “Le Big Biuti non cielo dikono!!1!”. Un libro feroce, ironico, scientifico. Un libro scritto da chi conosce il potere da dentro. Zanotti Russo non attacca l'estetica. Attacca la stupidità travestita da consapevolezza. Lo fa con una narrativa che alterna casi reali e satira chirurgica. Non si nasconde: è stanco di vedere farmacologi zittiti da influencer, leggi europee ignorate da app che usano il semaforo per giudicare formule molecolari. Lo so, è fastidioso sentirlo. Ma è proprio qui che si gioca tutto. Ogni capitolo del suo libro ha un bersaglio preciso: chi trasforma il concetto di "naturale" in un feticcio. Chi demonizza i parabeni senza sapere cos'è una curva dose-risposta. Chi misura la sicurezza di un prodotto con un pollice verde su uno schermo. Il problema non è solo culturale. È sistemico, economico, ambientale. L'analogia che Zanotti usa è tagliente: "È come far scegliere la rotta di un volo a chi ha più follower tra i passeggeri." Nel libro ci sono dati, norme europee, casi di contaminazioni reali. Ma la cosa più potente è la demolizione delle illusioni comuni: INCI buono non significa sicuro. Green non significa innocuo. Free from non significa migliore. E ancora: "Chi ci guadagna dalla tua paura? Chi ti sta vendendo purezza?" Zanotti Russo costruisce una trincea narrativa: da una parte la scienza, dall'altra il marketing travestito da empatia. Racconta episodi in cui aziende hanno dovuto ritirare lotti perfettamente sicuri perché diventati "impresentabili" per TikTok. Parla di packaging distrutti da app ignoranti. E mette in fila gli effetti collaterali di una cosmesi autodidatta che genera più allergie che bellezza. Un riferimento culturale forte attraversa le sue pagine: Paracelso, il padre della tossicologia moderna. È lui che ci ha insegnato che è la dose a fare il veleno. Ma questa verità è stata sostituita da un semaforo digitale. La gente non vuole sapere. Vuole essere rassicurata. Ed è proprio questo, scrive Zanotti, il terreno fertile dove proliferano i guru dell'ignoranza. Se ti senti colto perché hai letto tre post sponsorizzati, sei già manipolato. Il libro non offre formule miracolose. Offre una lente. Una lente che ingrandisce la struttura del potere nel beauty: chi parla, chi tace, chi incassa. “Le Big Biuti non cielo dikono!!1!” non è un titolo buffo. È una bandiera sarcastica. Un grido disperato ma lucido. Perché, se lasciamo decidere agli algoritmi cosa ci fa bene, allora abbiamo smesso di pensare. E chi smette di pensare, si merita tutto il fango che riceve. Il libro è disponibile su: https://www.angelconsulting.eu/libro-matteo-zanotti-russo/
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Il Tempo
14:16
Porto, treni e stadio, Tangeri guarda avanti
Il Tempo
13:00