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"Meglio contestare che assentarsi". Giuli contro la censura
Oggi 04-12-25, 18:14
"Si può giudicare nel peggiore dei modi o addirittura inaccettabile un punto di vista di un editore, quale che esso sia, però la risposta più giusta è non censurare e non assentarsi dal dibattito pubblico, fosse anche un dibattito che si concretizza in una contestazione entro i limiti naturalmente dell'ordine e delle regole, della legge. Contestare, dibattere, discutere, ma mai rinunciare alla battaglia delle idee". Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli, dalla Nuvola dell'Eur, a Roma, dove è iniziata "Più libri più liberi", la Fiera della Piccola e Media editoria facendo riferimento alla partecipazione contestata della casa editrice Passaggio al Bosco. Il sindaco di Roma ''ha fatto la sua scelta, io la penso come il padrone di casa dell'Aie: è meglio contestare piuttosto che censurare o addirittura assentarsi'', ha premesso il ministro. ''Dopodiché - ha aggiunto - rispetto le scelte di chiunque, se c'è chi ritiene inabitabile la Nuvola oggi è una sua scelta. Non la condivido, però la rispetto''. Secondo il ministro la presenza della casa editrice non va contro i principi della Costituzione ''altrimenti non sarebbe stato in grado di accedere alla Nuvola''. ''Esiste - ha proseguito Giuli - un filtro all'ingresso'' ovvero ''aderire ai principi della Costituzione e della Carta internazionale dei diritti dell'uomo. Io personalmente ho giurato sulla Costituzione in cuor mio molto prima di giurare nelle mani del Presidente della Repubblica Mattarella, il che dà la misura di cosa penso di tutta la faccenda. Ciò detto, ribadisco che la posizione che ritengo più ragionevole sia quella dell'Aie. Se devo citare una figura di riferimento in particolare mi piace citare il professor Cacciari che è stato molto chiaro al riguardo", ha sottolineato.
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