s

Meloni bacchetta la sinistra: "A fomentare le piazze le cose possono sfuggire di mano"
Ieri 07-10-25, 21:56
Si dice preoccupata per il clima che in Italia "si sta imbarbarendo parecchio" e che "può peggiorare se non richiamiamo tutti al senso di responsabilità". Dopo lo sciopero generale e le manifestazioni dei giorni scorsi legate alla situazione nella Striscia di Gaza, Giorgia Meloni mette in guardia dai rischi di un possibile aumento della tensione. Lo fa anche in seguito ai fatti accaduti a Livorno, dove si sono registrati problemi di ordine pubblico durante un evento elettorale della Lega con Matteo Salvini e alcuni ministri del Carroccio e anche a un convegno di Forza Italia. "Tutto si può fare. Io sono una persona che sa stare nella dimensione del conflitto della politica. Però qui stiamo cominciando a sperimentare qualcosa di un po' diverso e penso che si stia sottovalutando anche da parte di chi ha pensato di fomentare la piazza, perché serviva. Attenzione che poi le cose sfuggono di mano", è l'alert lanciato dalla premier dagli studi televisivi di 'Porta a Porta', mentre dalla Toscana arrivano le parole dei vice Salvini e Tajani. Per il ministro dei Trasporti "quella di Livorno non è una bella pagina né di Toscana né di democrazia. Che ci siano centinaia di poliziotti e carabinieri con caschi e scudi e la gente che vuole arrivare a sentire i ministri" della Lega "non possa avvicinarsi e chi è arrivato sia stato preso a sputi, a colpi di uova, a calci, non è normale. Conto che il Pd condanni però, ormai dopo aver visto quello che ho combinato con Landini, ho dei dubbi". Il titolare della Farnesina rimarca invece il fatto che "un convegno di Forza Italia è stato ostacolato con violenza da un'azione vergognosa. Siamo in democrazia. Non ci facciamo intimorire dai violenti". "Vedo molte cose che cominciamo a dare per normali e normali non sono - sottolinea quindi in tv l'inquilina di palazzo Chigi -. Io non conto più le minacce di morte, non faccio in tempo neanche a segnalarle. E penso che ci siano anche delle responsabilità di chi per esempio dice 'tu hai le mani sporche di sangue', di chi da persona che fa parte della classe dirigente di questa nazione dice che io e questo governo siamo complici di genocidio. Questa è una falsità e penso che non si abbia più il senso delle parole che si usano e che si usano sapendo che è falso per fare propaganda. Questo è molto grave". La presidente del Consiglio spiega quindi che assieme al ministro della Difesa, Guido Crosetto, a quello degli Esteri Antonio Tajani "e credo all'amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, siamo stati denunciati alla Corte penale internazionale per concorso in genocidio. Credo che non esista un altro caso al mondo e nella storia di una denuncia del genere". La premier torna anche sulle affermazioni del titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, secondo il quale "la sinistra arriva al potere o con golpe giudiziari o finanziari, chiamano l'arbitro e aspettano che intervenga". "È storia, è quello che abbiamo visto in questi anni e in questi mesi - ricorda quindi Meloni -. Ora siamo arrivati alla Corte penale internazionale, non sanno più dove denunciarci per tentare di intervenite per via giudiziaria". A chi poi, come Matteo Renzi, sostiene che punti al Quirinale, risponde: "Il problema di quelli che hanno pensato tutta la vita solo a che incarico dovessero ricoprire è che pensano che gli altri siano come loro. Io ragiono in maniera un pochino diversa, sto facendo il Presidente del Consiglio e posso garantire che mi basta e mi avanza, chiaro?".
CONTINUA A LEGGERE
6
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 22:00
Minacce in diretta al cameraman: "Spegni la telecamera"
Il Tempo
Ieri, 21:45
Webuild, all'Ara Pacis la mostra “Evolutio”. Salini”Guardare al futuro”
Il Tempo
Ieri, 21:40
"Temperature sopra la media". MeteoGiuliacci: quando arriva il caldo
Il Tempo
Ieri, 21:26
Bologna, scontri in centro tra manifestanti e forze dell'ordine
Il Tempo
Ieri, 21:06