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Meloni in Senato: dalla difesa alle riforme e il botta e risposta con Renzi
07-05-2025, 14:38
Dalla difesa alle riforme, la premier Giorgia Meloni interviene in Senato nel corso del question time. "Italia e Ue devono rafforzare le proprie capacità difensive per far fronte alle sfide geopolitiche in atto. Da patriota sempre sostenuto un principio semplice", ovvero che "la libertà ha un prezzo", ha detto Meloni, rispondendo a una interrogazione di Carlo Calenda (Azione) sul tema difesa. E' necessario "costruire un pilastro europeo dell'Alleanza atlantica, da affiancare a quello nordamericano in un'ottica di complementarità strategica, capace di incentivare anche la formazione di una solida base industriale europea", ha aggiunto. Nel suo intervento Meloni ha ricordato come "nel 2014 al vertice Nato di Washington gli Stati membri dell'Alleanza atlantica si sono impegnati a raggiungere in dieci anni spese per la difesa pari al 2% del pronto interno lordo. Da allora, tutti i governi hanno confermato questo impegno senza eccezione di colore politico. L'Italia finalmente raggiungerà questo target nel corso del 2025 perché c'è un governo che sa che mantenere gli impegni presi". Mantenere gli impegni internazionali "è fondamentale per farsi rispettare", ha scandito la presidente del Consiglio. L'Italia, ha spiegato Meloni, intende rilanciare "la traiettoria di potenziamento delle nostre capacità di difesa" inserendo nel computo delle spese rilevanti "quelle voci che sono in linea con i parametri dell'Alleanza atlantica che altre Nazioni già considerano". E poi ha aggiunto: "Pur rimanendo al fianco dei nostri alleati orientali io penso che sia arrivato anche il momento in cui la Nato prenda in maggiore considerazione il fianco sud dell'Alleanza, che pure è particolarmente importante, soprattutto in un tempo di minacce ibride". "La politica estera italiana ha avuto, dal mio punto di vista, in questi anni una identità chiara, anche un protagonismo che ha smentito chi aveva preconizzato una sorta di isolamento italiano con l'avvento del governo di centrodestra", afferma la premier. In Europa "abbiamo recuperato una centralità come dimostrato dalla scelta di un vicepresidente con delle deleghe molto importanti della Commissione europea ma anche dal cambio di passo su alcune materie come ad esempio l'immigrazione". "Sono soddisfatta della presidenza del G7, del messaggio che abbiamo cercato di mandare, del tentativo di tenere uniti Ue e Usa, perché solamente insieme possiamo garantire un Occidente all'altezza delle sfide del nostro tempo". Parlando di riforme, Meloni ha detto che "il premierato sta andando avanti, la considero la madre di tutte le riforme. Non dipende da me ma dal Parlamento, sicuramente la maggioranza è intenzionata a procedere spedita come sulla riforma della giustizia". Interrogata dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, alla presidente del Consiglio viene chiesto tra le altre cose se le sembri "un gesto coerente" non dimettersi se la riforma sul premierato non riuscisse a passare, così come le altre riforme previste dal governo. "A parte sulle preferenze, mi è sfuggita la sua domanda...", ha replicato quindi Meloni, per poi lanciare la stoccata: "Mi ha chiesto di dimissioni in caso di bocciatura del referendum. Lo farei anche volentieri, ma non farei mai niente che abbia già fatto lei".
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